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Montervino: "Non rivorrei Sarri a Napoli, spero in Gattuso ma pare si senta fuori"
26 feb 2021 19:05Calcio

Francesco Montervino, ex centrocampista e capitano del Napoli oggi ds del Taranto, è intervenuto in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Non è ammissibile il percorso che sta facendo il Napoli, a prescindere dall'eliminazione col Granada. Ci sono già diverse sconfitte quest'anno, le aspettative erano totalmente diverse: tutta Italia si aspettava un Napoli molto più competitivo, io pensavo avrebbero potuto addirittura giocarsi lo Scudetto con l'Inter. Il mercato era stato giudicato eccezionale, ma oggi il parere è totalmente diverso".

Gattuso si è preso le colpe, ma gli errori sono sembrati molto individuali. "Subire l'ennesimo gol a difesa schierata fa male, significa che c'è un problema strutturale nei difensori del Napoli. E dire che la partita si era messa subito in modo eccezionale, col gol dopo due minuti. Prendere un gol del genere spezza le gambe e deve far riflettere sulle tattiche individuali in difesa. Gattuso si è assunto per l'ennesima volta le responsabilità, ma non condivido molto l'esasperazione di un concetto. Credo lo faccia per proteggere i suoi ragazzi e gli fa onore, ma a volte responsabilizzare anche chi non ha fatto benissimo sarebbe opportuno. Ho come la sensazione che senta che il suo percorso al Napoli sia finito".

A questo Napoli manca un trascinatore? "Probabilmente uno col mio carattere, o quello proprio di Gattuso, sì. Dopo Allan faccio fatica a vedere certe caratteristiche: Demme e Bakayoko non hanno quelle qualità".

Per la corsa Champions ci sono? "Il Napoli ha una squadra di grande qualità, avrebbero la forza per giocare bene contro chiunque. Mi sembra soprattutto una questione di consapevolezza che non riescono ancora ad acquisire. Devono ricominciare un ciclo, ma non sarà semplice adesso rigenerarsi domenica dopo domenica".

Più percorribile una nostalgia Sarri o un futuristico Italiano? "A me non piacerebbe rivedere Sarri sulla panchina del Napoli, credo che il suo primo sia un ciclo irripetibile. E poi il modo con cui si è lasciato non è eccezionale: alla prima sconfitta rischieresti di far riemergere i fantasmi del passato... Se chiedi ai napoletani, però, al 99% ti dicono che magari tornasse Sarri. Mi auguro che Gattuso riesca a far ricredere tutti e conquisti un posto in Champions: non dovesse essere così, vorrei un giovane emergente magari come De Zerbi, Italiano o Juric".

Chi è la vera antagonista dell'Inter in Serie A? "Onestamente credo alla Juventus, anche se il Milan a oggi ha dei punti in più. Nello stretto sanno sempre come divincolarsi... L'Inter però per me rimane sempre la più forte".

Ci racconta di Taranto? "Oltre a essere casa mia, è una piccola Napoli. Purtroppo negli ultimi 25 anni è una piazza che ha sofferto molto del male del dilettantismo: se ci rimani per tanti anni, le sembianze della gente che viene a vedere e giudica sono anch'esse dilettantistiche. Non per cattiveria, ma è l'unico calcio vissuto qua. Non cerco di lottare, ma provo a far capire il mio punto di vista, credo sia l'unico modo per riportare questa città nei professionisti, perché meritano ben di più. Il mio sogno è vedere questa città in Serie A, e visto che non costa nulla continuo a farli".

Avete preso Zagari e Verzienti? "Sì, sì... Abbiamo fatto un comunicato anche".

Com'è nata l'idea Tissone? "Questo è quello che intendo con provare ad alzare il livello di professionalità. Chi vede giocare Tissone capisce quale sia la professionalità che voglio, cosa significa alzare l'asticella. Me l'ha consigliato il mio amico ed ex compagno di squadra Inacio Pià: per me non è stata nemmeno una scommessa, un onore proprio. Sta dimostrando che a 34 anni sta ancora benissimo, dopo un primo mese difficoltoso ci sta deliziando da un paio di partite".

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Francesco Montervino ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini © registrazione di TMW Radio