
Aspettando Fiorentina – Napoli ecco i TOP e Flop della 3° Giornata di Serie A di Marco Piccari
TOP
Guardi Juventus -Roma e pensi, ma quanto è bravo quel giocatore con la maglia numero 20. Tocca con eleganza il pallone, non sbaglia e gioca a testa alta. Sembra un veterano invece è un ragazzo di 19 anni e si chiama Fabio Miretti. Passano i minuti e continui a guardarlo, lo sguardo e fisso su di lui. Parte da interno nel 4-3-3 in fase di non possesso lotta e vince 4 contrasti, poi quando la Juve prende il pallone lui si porta sulla trequarti, la signora si veste con il 4-2-3-1, lui distribuisce palloni con una precisione vicino al 90%. La testa è sempre alta, lo sguardo e verso il futuro di chi si può prendere la Juventus. Allora pensi al tecnico: Allegri coraggio non esitare, punta su di lui così aiuti anche il ct Mancini.
La Lazio è migliorata tanto lo ha detto Anderson a fine partita e non si può non condividere. Squadra applicata nella fase difensiva. Compatta e corta senza pallone e sicura nel palleggio. Caratteristiche emerse contro l'Inter insieme ai singoli. Patric in difesa è diventato difensore vero, puntuale nelle chiusure e deciso nell'uscire palla al piede. Davanti alla difesa Cataldi contro i nerazzurri è apparso play sicuro in costruzione e in fase di interdizione. A questo bisogna aggiungere i cambi che hanno girato la partita nel momento difficile. Luis Alberto e Pedro raffinati e letali. Piccolo pensiero: non la menate con Luis Alberto e il suo utilizzo, Sarri contro l'Inter lo ha gestito benissimo, le partite si vincono anche con le mosse in corsa. Cala l'intensità e il mister colpisce con la tecnica. Sarri incisivo.
Brilla anche la coppia scudetto Leao - Giroud. Contro il Bologna a firmare il match ci pensano loro due. Il francese realizza un gol da copertina, mentre il portoghese delizia con assist e gol. Il Milan però non sorride solo per la vittoria, ma anche per aver ammirato dall'inizio della partita De Ketelaere. Eleganza e giocate di qualità. L'uomo più atteso si presenta alla grande. Un assist, 4 passaggi chiave, 2 opportunità create e 5 contrasti vinti. Il Principino è subito regale.
FLOP
In questa partita l'Inter mostra tutta la sua forza, a tratti sembra un uragano che ti può spazzare via, ma se rimani in piedi, e superi la bufera, allora si può colpire. Non è la prima volta che succede questo e allora Inzaghi si deve interrogare, con Conte la forza d'urto era più lunga e travolgente. Altra nota dolente sono i cambi che spesso lasciano interrogativi. Anche contro la Lazio ad esempio l'uscita di Dumfries resta difficile da comprendere. L'uomo migliore, quello che creava difficoltà alla Lazio, è stato tolto privando l'Inter di spinta e imprevedibilità. Una gestione questa che limita la squadra. Nei singoli male Lukaku non si vede e Barella appare opaco. Occhio Inzaghi, perché gli scontri diretti in questo campionato possono pesare molto.
Male anche il Monza, terza sconfitta consecutiva appena due gol segnati e otto subiti. L'album delle figurine non funziona e soprattutto non va Stroppa. Galliani ancora lo salva, ma la sua panchina è fortemente a rischio. Forse in estate, prima di rivoluzionare la squadra, una riflessione andava fatta sul tecnico che in Serie A sembra in notevole difficoltà.
Chiudo con Dragowski errore imperdonabile, in Spezia- Sassuolo il gol non è di Pinamonti ma del portiere che va per farfalle.
L'ultimo spunto lo rubo al direttore De Paola dala sua pagina Facebook, l'abbraccio Mourinho- Allegri bello solo per la TV e i buonisti che non hanno mai giocato a calcio, meglio Tuchel - Conte, adrenalina pura: due duri, ma veri. Condivisione totale con il direttore.