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Mirabelli: "Supercoppa non scontata. Dybala? Situazione pesantuccia"
12 gen 2022 18:57Calcio

Il dirigente sportivo Massimiliano Mirabelli parla così in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando dalla Supercoppa di stasera tra Inter e Juventus: "La prospettiva si è ribaltata ma non penso a un risultato scontato, nonostante un momento no la Juventus ha sempre un ottimo organico e può fare qualcosa in queste partite". Com'è la situazione intorno a Dybala? "Pesantuccia. In tempi diversi sarebbe stato contrattualizzato molto tempo prima, ora si trovano in una situazione non facile: Dybala oltre che il capitano della Juve è un giocatore importantissimo. Difficile pensare che la Juventus possa farne a meno". Quanto peserà l'assenza di Chiesa? "Tantissimo e non solo per la Juve, ma pure per la Nazionale che deve qualificarsi al Mondiale. Non ci voleva proprio". Perché non c'è ancora il centrocampo titolare della Juventus? "L'unico è Locatelli, che sta facendo un grande campionato. Per il resto non si trova la quadra in un reparto in cui la Juventus ha abituato ad avere fuoriclasse. Serve qualcuno di importante lì, soprattutto per essere competitivi in Europa". Come giudica l'inizio di Locatelli alla Juve? "I primi sei mesi direi che siano stati eccezionali. Non può fare tutto, per me non è stato ben supportato ma in lui si sono viste le qualità per cui è stato scelto dalla Juve. Sarà il perno bianconero e della Nazionale futuro, ma ha bisogno di compagni che possano esaltare le sue qualità. L'inizio mediocre della Juve non l'ha aiutato". Brozovic è il perno dell'Inter? "Assolutamente, ma lì credo ci sia quella chimica giusta affinché girino tutti bene. L'Inter ha un centrocampo con Barella e Calhanoglu, tutta la squadra va". Come spiegarsi un'Inter così competitiva anche senza Conte, Hakimi e Lukaku? "Inizialmente tutti pensavamo ad un'Inter ridimensionata, invece con Inzaghi hanno trovato un allenatore preparato, facendo poi gli acquisti giusti. L'organico è abbastanza competitivo, anche se non mi dimenticherei che il livello si è abbassato". Li spenderebbe 20 milioni di euro di clausola per Julian Alvarez? "Dipende per quale squadra (ride, ndr). Certamente è un giocatore di grande valore, che meriterebbe una spesa del genere". Che ruolo ha? "Prima o seconda punta, conta che abbia una buona percentuale realizzativa. La collocazione sarebbe in base più alle caratteristiche degli altri: se hai una prima punta forte, lo fai svariare. Ma puoi utilizzarci pure lui". Conti riparte dalla Sampdoria: riuscirà mai a tornare su certi livelli? "Andrea è stato veramente sfortunato. Dopo l'annata straordinaria all'Atalanta lo prendemmo al Milan e subì un doppio crociato... Qualcuno lo supera bene, altri meno. Non è giovanissimo ma nemmeno troppo vecchio, dipenderà solo da un fattore fisico: se gli infortuni sono superati, lo rivedremo ad alti livelli". Del ritorno in Italia di Piatek che ne pensa? "La Fiorentina ha fatto una cosa molto intelligente, al di là degli alti e bassi lo ritengo un giocatore molto importante. Penso abbia un senso di rivalsa perché voleva lasciare più il segno nel calcio italiano, adesso trova un allenatore preparato e una squadra con cui sposare a meraviglia le sue caratteristiche. Sono convinto che sia un ottimo acquisto". Le risulta che Ronaldo non sia contento al Manchester United? "Oggi in Inghilterra sono avanti, nonostante sia un professionista straordinario ci sono ritmi importanti. Pensavo più di vedergli chiudere la carriera in MLS, quella del Manchester United è stata una scelta abbastanza coraggiosa. Lui e Messi vogliono essere sempre i numeri uno, ma il tempo passa per tutti e per essere il migliore non doveva scegliere la Premier League". Che ne pensa del lungo addio tra Insigne e il Napoli? "La mia idea è che questa trattativa così lunga non sia stata. Mi sembra non ci sia stata proprio una trattativa. Insigne voleva rimanere a Napoli ma la società aveva fatto un altro tipo di scelte. Ora va in MLS, trova un contratto impossibile in Europa ma dispiace che uno come lui vada via da Napoli e dall'Italia. Non me lo immaginavo... Visti gli applausi, comunque, penso che la gente abbia capito che fosse stato per lui non avrebbe mai lasciato". Condivide l'idea di alternare i portieri e in particolare la situazione Donnarumma? "Non sono affatto d'accordo, soprattutto nel caso di Donnarumma: è uno dei più forti al mondo, non può vivere tutto ciò. Sognava altro, ma Gigio è un portiere abbastanza giovane e farà cose straordinarie. Assurdo che si possa vivere una situazione del genere". Pensa che Montella potrebbe rientrare nei radar del calcio che conta? "Il calcio turco è molto diverso dal nostro, Vincenzo però ha fatto tantissime esperienze, alcune bene ed altre male. Sono sicuro che troverà spazio in futuro in Italia e si riscatterà per ciò che poteva e non ha fatto".

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