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Milinkovic salva una pessima Lazio: 2-2 all'Olimpico, per il Lecce doppietta di Oudin
12 mag 2023 22:53Calcio
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LAZIO-LECCE 2-2 | 34’ Immobile (La); 45’+2’ Oudin (Le), 51’ Oudin (Le); 94’ Milinkovic-Savic (La).
COMMENTO (di Alessandro Sticozzi)
Sarri con Marcos Antonio in regia (Vecino e Cataldi fuori), poi i titolarissimi. Anche il Lecce di Baroni è in formazione tipo alla vigilia.

La Lazio parte con apparente calma, con i salentini che spesso si poggiano a Banda sulla fascia sinistra per rendersi pericolosi dalle parti di Provedel. Gli unici “squilli” dei primi 20’ li regalano Banda e Lazzari, con due ammonizioni che rischiano di diventare “rossi” per successive scorrettezze.
L’episodio che rischia di cambiare il match accade al 22’: Hysaj sgambetta Blin nei pressi del limite dell’area di rigore e per Maresca - dopo qualche secondo di riflessione - è calcio di rigore. Dal dischetto Strefezza sbaglia malamente calciando largo rispetto al palo alla destra di Provedel: Sarri esulta come se i suoi avessero vinto una Coppa.
In generale la Lazio di Sarri è la brutta copia di se stessa, almeno fino al 35’, quando Luis Alberto trova il varco giusto per servire verticalmente Immobile in area. Il capitano laziale “ricorda come si fa” e insacca l’1-0.
La gara si “normalizza”, col Lecce che attende sornione l’ultima azione del primo tempo per pescare il pari. Gendrey è ben liberato da un diagonale illuminante di Hjulmand (Hysaj ancora disattento) e il suo cross a rimorchio trova libero Oudin, il quale trafigge imparabilmente Provedel per l’1-1 che chiude la prima frazione.

Il Lecce approccia bene anche nella ripresa, premendo la Lazio nei pressi della propria area di rigore con azioni interessanti sul perimetro. Tanto da portarsi meritatamente in vantaggio al 6’ con Oudin, bravo nel valorizzare un assist intelligente di Strefezza, anche se tutto nasce da un pallone sanguinoso perso da Luis Alberto.
Corre ai ripari Sarri, che toglie un inguardabile Felipe Anderson e un dannoso Hysaj per inserire Pedro e Pellegrini.
I biancocelesti fanno comunque fatica a reagire, soffrendo un’imprecisione cronica nelle assistenze verso Immobile, che pare il più mobile dei suoi. Baroni da par suo è coraggioso, quando sostituisce (67’) Banda e Colombo con i pari-ruolo Di Francesco e Ceesay.
Quelli di Sarri provano a prodursi in mischie che non sono forse consone alle proprie caratteristiche, trovando spesso un Falcone in formato superman soprattutto sulle spericolate uscite alte.
In una delle ultime preghiere laziali, Milinkovic-Savic trova il gol del 2-2 di testa, impedendo che i suoi per la quarta volta nelle ultime cinque.
Grande rammarico per un Lecce meritevole; Lazio da bocciare e da ritrovare… per non guardarsela al giovedì anche l’anno prossimo.

PAGELLE:
Strefezza 6 - Sbaglia il rigore dello 0-1. Oltre il penalty calciato fuori, tocca pochissimi palloni rispetto alla gran mole di gioco prodotta di solito. Si riscatta parzialmente con l’assist per l’1-2 di Oudin.
Hysaj 4 - Da un passo “incerto” nasce un mezzo sgambetto, perciò il ragazzo è colpevole in occasione del rigore concesso. Si perde Gendrey all’ultima azione del primo tempo e apre la via al pari di Oudin. Gara da cancellare.
Zaccagni 4,5 - Colpevolmente assenti nella prima frazione. Può capitare, soprattutto a margine della grande stagione disputata sotto il profilo della continuità. Diviene però a tratti irritante con il suo giocare in maniera ectoplasmatica.
Felipe Anderson 4,5 - Copia e incolla della pagella di Zaccagni, solo che lui viene sostituito al 13’ del secondo tempo.
Immobile 6 - Leggasi la pagella di Zaccagni, anche se il suo caso è aggravato dalla stagione parzialmente da dimenticare. Al 35’ si ridesta su assist di Luis Alberto, che sfrutta l’unica disattenzione del primo tempo leccese al centro della difesa. Si sacrifica come al solito tanto, anche se alla lunga perde fiato e costrutto.
Banda 6,5 - Spesso punta Lazzari e duella col terzino laziale usando spesso la sciabola al posto del fioretto.
Oudin 7,5 - Pesca il pari all’ultima azione del primo tempo con estrema precisione e in generale non smette mai di correre finché ne ha. Si toglie lo sfizio della doppietta nella ripresa, dopo non aver mai fatto gol in stagione.

ARBITRO:
Maresca 4,5 - Ha cambiato metro di giudizio rispetto a sabato scorso (Roma-Inter, ndr), dato che ammonisce Lazzari al primo mezzo intervento in ritardo. Pareggia il conto poco dopo con Banda, che però sgomita troppo (sempre su Lazzari). Risparmia follemente (almeno) un giallo a Umtiti al 40’. Ammonisce Sarri mentre l’allenatore laziale rimprovera uno dei suoi: paradossale. 

TMWRADIO Redazione