Era iniziata con la delusione di Torino una delle settimane più importanti della stagione rossonera. La sfida da dentro o fuori a San Siro contro il Salisburgo in Champions, poi la grande occasione in casa con lo Spezia in una tredicesima giornata ricca di big match. Due partite diverse, due Milan diversi con un unico denominatore comune. Olivier Giroud, il numero 9 che ha scacciato da un anno a questa parte la maledizione di quella maglia rossonera, quel 9 che nessuno era riuscito ad onorare dopo l'addio di Inzaghi. Il francese è sempre decisivo, lo è stato partendo da titolare con una doppietta e due assist nel 4-0 contro il Salisburgo. Lo è stato anche oggi, in quello che sembrava un match bloccato contro un gagliardo Spezia. 

Olivier l'acrobata, che segna un grande gol e fa esplodere gli oltre 71 mila spettatori presenti a San Siro. Il cross morbido di Tonali, La semi-rovesciata del francese che al volo di sinistro incrocia per il 2-1 finale. Una gioia incontenibile, talmente incontrollata che Giroud si toglie la maglia nonostante il cartellino giallo preso pochi minuti prima in una rissa che aveva coinvolto anche Theo Hernandez e Nzola. Sembrava stregata la partita per il Milan, dai miracoli di Dragowski nel primo tempo al gol del figliol prodigo Daniel Maldini, che aveva provato a rovinare la serata a papà Paolo. Anche il supergol annullato a Tonali aveva fatto temere il peggio ai tifosi rossoneri, che temevano un'altra beffa con lo Spezia dopo quella della scorsa stagione. Questa volta però ci ha pensato Giroud, con una perla che porta il Milan al secondo posto dietro all'innarrestabile Napoli di Luciano Spalletti.