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Milan, l'Europa ti fa bella: contro il Napoli è semifinale!
18 apr 2023 23:27Calcio

di Andrea Mollas

© foto di www.imagephotoagency.it

 

Napoli-Milan 1-1  (Giroud 43', Osimhen 93')

 

L’inferno è il suo ambiente, il Milan lo sa. Il Maradona e il Napoli non fanno paura alla squadra di Pioli, che dopo anni e anni riesce a trovare una semifinale di Champions League. Squadra convinta, compatta e cinica, l’opposto di un Napoli che corre senza riuscire a trovare il guizzo necessario per poter sovvertire la sconfitta dell’andata, fermandosi sul più bello. Il fischio d’inizio è come una scossa elettrica per i padroni di casa, che per buoni dieci minuti schiacciano letteralmente il Milan nella propria metà campo insieme ad un Maradona che ruggisce ad ogni azione offensiva partenopea. Ci prova prima Mario Rui su punizione quasi dal limite, poi Politano dalla sua mattonella preferita, segnali ad un Milan che tiene stretti i reparti per cercare di ripartire in velocità sfruttando le fasce. Ma anche qui le marcature preventive del Napoli svolgono un buon lavoro, con la squadra di Pioli che non riesce ad arrivare fino in area avversari, complici anche alcuni errori in fase di disimpegno. Ma nonostante il forcing napoletano la doccia fredda arriva al 20’ quando Mario Rui stende in area Leao dopo una progressione del rossonero che anticipa il compagno di nazionale ottenendo la massima punizione. Dal dischetto Olivier Giroud, che però si fa ipnotizzare da Meret che si tuffa preciso alla sua sinistra riuscendo a mantenere il risultato in parità. Scampato pericolo il Napoli ritrova la giusta verve e ricomincia a chilometri, con la sfortuna che si mette di mezzo dato che Spalletti deve rinunciare a Politano e Mario Rui (Lozano e Oliveira al loro posto). Il Milan riesce a chiudere le linee di passaggio per poi attaccare immediatamente una volta recuperata la sfera; infatti, la seconda occasione più ghiotta è sempre dei rossoneri con Giroud, che all’altezza del dischetto centra in pieno Meret. Troppi rischi per il Napoli, che dall’altra parte macina chilometri ma negli ultimi 20 metri sembra non avere il guizzo necessario per far saltare il muro del Milan, che costringe il Napoli a palleggiare in orizzontale. E al 43' questa mentalità porta al vantaggio ospite: palla persa da Ndombele che porta alla ripartenza immediata di Leao che dalla propria area decide di mettere il turbo saltandone quattro a tutto campo per poi arrivare sul fondo dove mette in mezzo per Giroud che deve solo spingerla dentro. E’ il gol che ammutolisce l’intero Maradona, ma non la voglia di impresa del Napoli, che nel secondo tempo rientra in campo alla ricerca del gol della speranza che per poco non capita sui piedi di Kvartskhelia, che rientra sul destro dal fondo per scaricare un tiro a giro che finisce fuori di pochissimo. Gli azzurri spingono ma peccano di precisione, il Milan rimane compatto, non concedendo la profondità specialmente ad Osimhen, abbandonato in mezzo alla morsa di Kjaer e Tomori. I minuti scorrono e il Napoli perde fiducia, la squadra appare sfiduciata e cominciano a piovere palloni conditi di speranza in area con poche maglie azzurre a contendersi la sfera. Lo scossone arriva all’80’, quando i partenopei ottengono un rigore dopo fallo di mano di Tomori, Maignan dice di no a Kvaratskhelia intuendo la traiettoria. C’è solo il tempo del gol di Osimhen in pieno recupero, ma ormai è troppo tardi, l’élite dell’Europa dice Milan.

RAFAEL LEAO – La freccia portoghese firma la serata europea del Milan come meglio non potrebbe. Procura il rigore che Giroud sbaglia, decide allora di offrire un altro cioccolatino al francese con un coast to coast impressionante, ogni volta che alza la testa il Napoli trema. Vince la sfida contro Kvaratshkelia. VOTO 8.5

MAIGNAN – Avercene di portieri così. Attento da subito, comanda come sempre la difesa, non sporca spesso i guanti, ma quando lo fa è decisivo come non mai. Decisivo sul rigore di Kvaratshkelia, nulla può sull’inzuccata di Osimhen allo scadere. Ma tra andata e ritorno la qualificazione passa dalle sue mani. VOTO 8

GIROUD – Esperienza a servizio della squadra. Il penalty sbagliato lo scombussola, ma il campione è decisivo negli episodi, e infatti si fa trovare libero e pronto nel gol della qualificazione. Oltre a questo encomiabile il suo lavoro in fase di non possesso, chiude gli spazi e rincorre tutti. Un leone, la Champions il suo regno. VOTO 7.5

CALABRIA – Concentrato dall’inizio alla fine, non molla Kvara un solo secondo, si permette anche tantissimi anticipi che portano a ripartenze veloci. Prova da capitano vero. VOTO 7

OSIMHEN – E l’ultimo a mollare. Kjaer e Tomori lo infilano in mezzo alla morsa, deve per forza arretrare il suo raggio d’azione per avere spazio. Riesce a trovare il gol dell’1-1, quando ormai scorrono i titoli di coda. VOTO 6.5

MERET – Tiene in piedi la baracca finche può. Di ghiaccio sul rigore di Giroud, si ripete pochi minuti dopo sempre sul francese. Niente da fare sul tap in vincente rossonero, ma l’Europa gli dona. VOTO 6.5

POLITANO – Poteva essere la sua partita, nei primi minuti riesce sempre a saltare l’uomo e creare superiorità numerica, sue le conclusioni più pericolose. È la sfortuna che si accanisce su di lui e su tutto il Napoli dato che deve abbandonare il campo per infortunio. Chissà se fosse rimasto in campo….VOTO 6.5

NDOMBELE – L’inizio è promettente, recupera palloni e si spinge anche in avanti. Tutto rovinato dal patatrac dell’1-0 milanista, dove perde banalmente il pallone che permette a Leao di scatenarsi. Condanna la squadra. VOTO 4.5

KVARATSKHELIA – Ha l’argento vivo addosso, peccato che dopo un po' comincia ad incaponirsi cercando la giocata solitaria. Manca di precisione nelle poche occasioni che riesce a creare, conclude la serata con l’errore dal dischetto che poteva riaprire la partita. VOTO 4

PIOLI – La vince contro il suo collega. La squadra è corta, compatta, aggressiva, che non permette al Napoli di trovare la profondità o spazi per far scatenare i propri funamboli. Si recupera palla e si riparte, è il giusto leit motiv che riporta il Milan tra le prime quattro d’Europa. Chapeau. VOTO 8

SPALLETTI – Si ferma sul più bello, ma al netto della cattiva sorte il suo Napoli non sembra mettere in campo la solita energia che l’ha contraddistinta. Sbatte sempre sul Milan, non riesce a trovare altre soluzioni risultando anche prevedibile. VOTO 5

TMWRADIO Redazione