Una sconfitta che brucia. Il ko incassato dal Milan all'Olimpico Grande Torino fa male sia alla classifica rossonera che per come è scesa in campo la squadra di Stefano Pioli. Il Milan a Torino è durato sei minuti, il tempo di creare due occasioni enormi con Leao per poi spegnersi sotto i colpi di un Toro gagliardo, solido ed estremamente efficace. È proprio Leao a preoccupare, i suoi errori e il suo atteggiamento all'Olimpico hanno deluso, tanto che Pioli ha deciso di sostituirlo dopo soli 45 minuti. Forse si è deciso di far riposare il portoghese, o forse la sostituzione dell'ex Lille è un messaggio mandato dallo stesso Pioli proprio a Leao, che dovrà tornare ad essere decisivo già mercoledi contro il Salisburgo. 

Incidente di percorso o allarme in casa Milan?

La poca cattiveria in zona gol è inusuale per il Milan di Pioli, che nonostante le tante occasioni mancate ha trovato la rete per l'undicesima volta in campionato (solo a Reggio Emilia contro il Sassuolo non è arrivato il gol). Se la fase offensiva non preoccupa, ciò che deve far riflettere è la continua incapacità di tenere la porta inviolata. Solamente tre volte in tutto il campionato il Milan è riuscito a chiudere la partita senza subire gol, una sola volta negli ultimi due mesi (a San Siro contro la Juventus). Numeri che devono preoccupare se si fa il confronto con la passata stagione, quando il Milan tenne la porta inviolata per ben 18 partite (quasi il 50% di clean sheet contro il 25% di questa stagione). Sicuramente l'assenza di Maignan incide, ma la mancanza di solidità deve far riflettere Pioli, che già mercoledì con il Salisburgo cercherà di ritrovare quella fase difensiva che è stata decisiva per lo Scudetto della scorsa stagione.