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Milan - Inter: quando il derby vale una coppa
17 gen 2023 21:33Calcio
© foto di www.imagephotoagency.it

Il derby milanese è qualcosa a metà tra un evento alla Scala e un duello dei film di Sergio Leone. Se c'è qualcosa in palio di definitivo spesso si trasforma nel secondo. 

Eppure mai come adesso guardiamo a questo derby di supercoppa con un occhio a una Milano che viviamo tra video di tiktoker e una fashion week che a girare dalle parti del duomo sembra non finire mai. 

Nel tempo Milano si è avvicinata. È diventata uno sfondo social per eccellenza. Sono lontani i tempi in cui la guardavamo come Mecca dell'emigrazione e degli yuppies e paninari che imitavamo vestendoci di marca andando a scuola. Ci furono derby di coppa anche lì. Con nomi noti, Bergomi che addirittura segnò a inizio e pieno della carriera. Con chimere come Pierluigi Orlandini. Famoso per fare gol determinanti in un percorso meno solare di quanto sembrava. 

Erano gli anni di un calcio che tutti ci invidiavano. Di maglie che pian piano passavano dalla lanaccia calda al sintetico non ancora traspirante. Fino ai derby per giocarsi la finale in Champions. Dove ci fu la lobby del calcio italiano. 2002 - 2003. Gli anni di Sheva e Martins, altro che del grande Real e di Happy Days. Comandavano le italiane. Il Milan poi vincerà contro la Juve in finale. The Italian job fino alla fine. Citando il libro del mai abbastanza compianto Gianluca Vialli. 

E ora che derby è in questa supercoppa? La sensazione strana è che ci sono volti già noti ma acciaccati. Ibra e Lukaku si prendevano di brutto all'ultima coppa Italia in cui si sono incrociati, Eriksen doveva ancora scoprire un cuore matto e una vita nuova. 
l'Inter sembra una corazzata che ogni tanto viene ingrippata dal topolino. Il Milan regge con i senatori perché i nuovi deputati a cambiare volto hanno finora risposto assente. Il belga De Ketelaere su tutti, declassato a pacco Amazon da un utente social. Però entrambe hanno gli uomini per risolverla, concluderla, finirla. Ma sono gli insospettabili come Dzeko o i noti come Giroud. 
Potrebbe essere la serata dei riscatti o quella delle garanzie. Ma si sa, ovunque guardi, il derby di Milano ha un fascino antico. È cambiato tutto ma non il peso specifico. E speriamo che giochino con le maglie del colore giusto in questo delirio cromatico che di vive. Sarebbe bello un po' di passato. Perché City Life va bene, ma la Madunina è sempre la Madunina.
di Ettore Zanca 

TMWRADIO Redazione