TMW Radio
News
Messi-Mbappé, la sfida dei numeri dieci in una sola parola: Grazie!
18 dic 2022 18:51Calcio
© foto di www.imagephotoagency.it

Non basterebbero mille parole per descrivere il duello Messi-Mbappé di oggi. Ci accontentiamo di usarne una, grazie. Un grazie enorme a nome di chi oggi ha vissuto la finale più bella della storia dei Mondiali. A nome di chi, tra 20-30-40 anni potrà raccontare di aver vissuto un pomeriggio incredibile, come mai si è visto nella storia. E la firma, indelebile, è di Messi e Mbappé. Leo apre la strada all'Argentina e fa di tutto per vincere la coppa prima della maledetta lotteria dei calci di rigore. Prima è perfetto dal dischetto, poi è glaciale nel supplementare sulla respinta di Lloris dopo l'occasione di Lautaro Martinez. 

 

Dall'altra parte c'è un alieno. Il presente e il futuro del calcio mondiale. Si è preso la scena Mbappé con una tripletta che non ha senso. Non ha logica se si analizzano i primi ottanta minuti della Francia. Non si spiega se si vede come in 80 minuti l'Argentina aveva perfettamente neutralizzato Kylian, incapace di incidere. Dopo aver trasformato il calcio di rigore del 2-1, Mbappé si eleva su un piano che non ha nulla a che fare con noi comuni mortali. Diventa inarrestabile, immarcabile e inesorabile. Pareggia nei regolamentari e spegne, momentaneamente, il sogno di Messi e compagni. Si procura e realizza il rigore del 3-3 a quattro minuti dalla fine dei supplementari, dopo la doppietta di Messi che sembrava aver chiuso questa finale. Segna anche il primo rigore della lotteria finale, prima di venir tradito dai suoi compagni di squadra. Vince la classifica marcatori, sale a quota 12 gol al Mondiale a soli 23 anni. Il record di 16 reti di Klose, salvo sorprese, verrà superato già nella prossima edizione. 

 

Tutto questo però non basta. Descrivere quanto successo a Losail è impossibile. Due alieni con la dieci. Due alieni che racconteremo a chi non li ha potuti vivere. Una finale che racconteremo per tanti, tanti anni ancora. Così come racconteremo la carriera di Leo Messi. Ingigantita da un Mondiale fenomenale da sette gol in sette partite. Impreziosita dall'unico titolo che gli mancava. E poco importa chi sia il più forte tra Messi e Maradona. Poco importa se tifavamo Argentina o Francia. Abbiamo assistito alla finale più bella di sempre. Abbiamo assistito alla sfida più bella di sempre. E se Messi è migliore di Maradona, di Mbappé o di Pelé poco importa. Quel che importa è dire una parola, una soltanto: grazie. 

TMWRADIO Redazione