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Mastella: "Benevento su, senza scherzi. 5Stelle inconsistenti, salvo solo Spadafora"
21 mag 2020 19:30Calcio
© foto di Federico De Luca

Clemente Mastella, sindaco di Benevento, è stato intervistato da Stadio Aperto, trasmissione in onda su TMW Radio: "Stiamo passando dalla clausura all'apertura all'esterno, vivendo delle situazioni di rapporti e relazioni, anche grazie al tempo, per questa nuova fase. A volte anche con poche precauzioni. Poi c'è però il terremoto sul piano sociale, ed è terribile: oggi ho incontrato varie categorie, commercianti ed artigiani, in cerca di risposte che per via del Governo non possiamo dare. Se ci dicono che possiamo togliere la TARI, la leviamo, ma ora è un cane che si morde la coda. Tutti cercano contribuzioni e migliorie, il paese oggi è diviso tra chi mensilmente guadagna e chi no".

In Campania i numeri sono stati contenuti, anche in potenza. "Sì, se si pensa alla densità demografica pari a Hong Kong. C'è stato un coinvolgimento importante, le autorità locali hanno contribuito con il Presidente della Regione, ognuno ha fatto la sua parte. Compresi i miei concittadini, di cui vado orgoglioso, che sono stati attenti, bravi e perseveranti. Ora c'è qualche indecisione sulla movida, ad ora chiude tutto alle 23 e so che per qualcuno è l'ora in cui si parte, ma ad ora la situazione ancora precaria ci impone questo".

Questo è il Governo giusto per sopperire alle esigenze economiche? "Non so, e non credo. Ci vogliono risposte all'emergenza, e questo Governo, ma non tanto nel PD, ha un'ideologia perseverante ed inconsistente che è quella dei 5 Stelle. Non abbiamo soldi e rifiutiamo 37 miliardi: diventa tutto terribile, ma se cacciamo loro cade il Governo".

Il Ministro Spadafora come si sta comportando? "Lui è l'unico dei 5Stelle che salvo, perché ha cominciato con me all'UDEUR. Gli ho solo spiegato che non bisogna essere indecisi, o l'una o l'altra con chiarezza. Leggo di possibili playoff, e parlo per il mio Benevento che ha 20 punti sulla seconda: che fa, gioca i playoff? Secondo me alcune partite potevano essere non giocate, quelle non necessarie. Però, non saprei...".

La ripartenza comporta tamponi e test, e sappiamo che si reperiscono difficilmente. Lei che ne pensa? "Qua a Benevento non abbiamo alcun problema. Pensate che mi sono tamponato anche io settimana scorsa, e abbiamo fatto 3000 tamponi alla città, ne faremo altri 2000 di quelli faringei nei giorni della prossima settimana. Per la società non mancheranno".

Le critiche che ha ricevuto Spadafora sono state eccessive? "Si è trovato in una situazione inesplorata, imprevedibile. Poi c'era il Comitato Tecnico-Scientifico a dire che non si apriva, le squadre il contrario. Se non dai una risposta passi da indeciso per gli uni e gli altri, questa è la verità".

Ha sentito il presidente Vigorito? "Sta bene, è felice, basta che non ci freghino in qualche modo!".

Che immagine ha dato il nostro calcio? "Si poteva scegliere da subito: o la formula francese, dicendo stop, oppure la formula tedesca. Non abbiamo fatto nessuna delle due, e siamo ancora indecisi. Quando si prende una decisione occorre anche il coraggio di assumersi le responsabilità e questo a volte è mancato".

Condivide il pensiero di De Luca sull'efficacia della risposta campana e che qualcuno si aspettasse invece il tracollo? "Penso si riferisse al sud. Nessuno pensava al Mezzogiorno, e invece si è rivelato sotto forma di un primato rispetto al nord: è sotto gli occhi di tutti, non si può cambiare lo stato reale della situazione. Abbiamo avuto pochi contagiati e tranne qualche Rsa anche qui da noi, abbiamo retto bene".

C'è troppa burocrazia in Italia per chi arriva dall'estero e vorrebbe spendere? Si veda Commisso. "Tutti invocano la formula Genova, in cui al sindaco è stato dato mandato commissariale. Se un sindaco decide per lo stadio, a che serve la burocrazia? Per capire chi imbroglia o meno... Ma se si dispongono gli strumenti, chi non fa le cose in regola ne paga le conseguenze, senza alcuna immunità".

Che ne pensa del Decreto Rilancio? Se non si sblocca la Cassa integrazione in deroga come spiega ad un imprenditore il modo in cui riaprire? "Chiedetelo al Governo... Se un operaio va a lavorare e contrae magari la malattia, la responsabilità ricade in capo al datore di lavoro, e potrei esserlo anche io in quanto sindaco. Non basta neanche un'assicurazione, io riapro ma il Governo non ha voluto eliminare questa modalità, perché c'è questa forma giustizialista di duello a chi lo è di più, in carcere ci sono migliaia di detenuti in più e ci lamentiamo: se ogni cosa si riduce a tutto è penale, ognuno è condannato e poi si scopre che ci sono 6000 detenuti in attesa di giudizio con chi vogliamo prendercela? Dico che è un casino".

Tardi per recuperare la campagna turistica? "Una città come la mia ha minor flusso di presenza turistica anemica, e oggi ancora di più. Altrove si potrà recuperare qualcosa, ma tutto no. Come uno che ha avuto una malattia al cuore e recupera l'80% delle funzionalità, ma può ancora campare. Vai a pranzo a Roma, Firenze o Milano, però, e non sai chi hai accanto, questo è un problema".

Che giudizio dà di Gravina? "Per me ha fatto l'impossibile, con determinazione anche quando la C decideva per i cazzi suoi a prescindere dal suo giudizio. È andato avanti, litigando un po' con tutti, ma se va in porto quanto detto ieri, evviva Gravina!".

A settembre secondo lei si riuscirà a far entrare qualcuno allo stadio, anche solo gli abbonati? "Penso a Benevento, gli abbonati sono un terzo della capienza. Se fai poi tipo manifestazioni in piazza con 1000 persone laddove ne tenevi 10.000, la stessa cosa può valere anche per il calcio. Con il distanziamento e le precauzioni ovviamente... Lo stadio è all'aperto, mica al chiuso". De Luca deve proseguire con largo appoggio nel suo operato in Campania? "I governatori locali hanno risposto meglio ai cittadini, nel bene e nel male siamo stati sollecitati ad una risposta. Quanto a De Luca, come nelle carestie c'è chi si arricchisce e chi diventa più povero, per lui come per Zaia o per Toti e altri, a differenza di Fontana, è stata la prima: hanno allargato il loro consenso, prendendosene quanto prima non avevano. Nell'emergenza si capisce chi è capace e chi no".

Un Governo tecnico può essere la soluzione? "Io farei un Governo del MES, fuori Lega e 5Stelle. Ma non credo che la mia opinione interessi più di tanto, comunque in una seconda fase immaginerei un Governo diverso anche se hanno tutti paura del voto e quindi non lo faranno mai cadere".

Chi vince lo Scudetto? "Occhio allo scherzetto dello Lazio... Se vanno allo scontro diretto, ha già vinto di recente. I giocatori della Juve poi sono stati anche più colpiti dal virus".

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Clemente Mastella, Sindaco di Benevento, intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini © registrazione di TMW Radio