
Durante l’appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Luca Marchetti. Queste le sue parole:
Come giudichi le motivazioni del Collegio di Garanzia del CONI?
“Secondo il Collegio di Garanzia alcune figure che fanno parte dell’Amministrazione della Juventus vanno inquadrate meglio, il Collegio di fatto ha detto che si è operato bene sulla vicenda sportiva, mentre va rivista la parte amministrativa. Si può rivedere dunque la penalizzazione, ma potevamo immaginare già in precedenza che la Juventus sarebbe stata penalizzata. Ricordiamo che se eventuali nove punti non tolgono un obiettivo alla Juventus, dato che questa pena dovrà essere afflittiva potrebbe slittare anche alla prossima stagione. Credo che in questo momento la Juve debba concentrarsi sugli altri filoni, ovvero quello legato alla manovra stipendi e soprattutto sulla questione penale.”
La scelta di Giuntoli può rappresentare la voglia di aprire un nuovo ciclo con meno budget e più idee?
“Giuntoli è bravo a prescindere, indipendentemente dal tipo di campionato che dovrà fare. Io credo che Giuntoli sia un grandissimo professionista che ha dimostrato tutto il suo valore. Ha firmato la promozione del Carpi partendo dai dilettanti e lo Scudetto del Napoli, parliamo di due delle più grandi imprese del calcio italiano nella storia recente. Ha saputo lavorare con un Presidente molto interventista e con un allenatore con una certa personalità, la sua esperienza lo porta ad essere valido per tutti gli scenari possibili che attendono la Juve. Ha ancora un anno di contratto con il Napoli e bisognerà valutare la via d’uscita con De Laurentiis. Ovviamente questo discorso di Giuntoli va allargato anche al suo staff.”
Spalletti e De Laurentiis, a che punto è il loro rapporto?
“Spero che Spalletti possa essere ancora l’allenatore del Napoli, ha fatto un lavoro straordinario e il suo Napoli gioca meravigliosamente. Ha dimostrato di essere pronto per la vittoria, lo era già in passato ma a Napoli si sono allineati i pianeti. Il rapporto con De Laurentiis è burrascoso, sono due caratteri molto forti. A De Laurentiis piace dire la propria, non sull’aspetto tecnico ma su quello gestionale. Abbiamo imparato a conoscere lui e abbiamo conosciuto anche lo stesso Spalletti. È chiaro che non puoi non confermare Spalletti dopo che ha vinto uno Scudetto, ma oltre alle PEC e alle formalità servirà almeno un caffè tra i due per pianificare il futuro.”
E su Osimhen?
“Lui ha ancora un contratto, è uno degli attaccanti più forti a livello europeo e se fa un viaggio come ha fatto lui a Parigi è chiaro che si rincorrano una miriade di voci. Per quello che ha fatto e per il contratto in essere con il Napoli credo che sia più probabile un suo addio rispetto a una sua permanenza. Il rischio di partenza è molto alto. Se un giocatore fortissimo lo vuole una delle squadre più forti d’Europa e lo ricopre di soldi perché non dovrebbe andar via? Se ti porta poi 150 milioni come fai a non cederlo.”