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Maniero: “L’uscita dalla Champions può servire alla Juve. Atalanta favorita col Lipsia”
18 mar 2022 19:30Calcio
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Ospite di Stadio Aperto, sulle frequenze di TMW Radio, Filippo Maniero, ex attaccante tra le altre di Verona, Milan e Venezia, ha parlato dei temi caldi legati al weekend di Serie A, partendo dal momento della Juventus: “L’uscita dalla Champions dà il modo alla Juve di lavorare di più sul campionato. Visto il calendario da qui in avanti credo che il quarto posto sia il risultato minimo”.

Una delle due superstiti in Europa è l’Atalanta, che affronterà il Lipsia. Una sfida abbordabile per la Dea?
“Viste le altre squadre che ci sono ai quarti di Europa League penso che il Lipsia sia un avversario contro cui l’Atalanta se la può giocare, anche perché i nerazzurri hanno dimostrato di non essere lì per caso. Si dovranno preoccupare più i tedeschi che i bergamaschi secondo me”.

In Conference invece la Roma sfiderà nuovamente il Bodo Glimt. Sarà una prova di maturità per i giallorossi?
“La Roma deve essere contenta del sorteggio perché può riscattare una partita che ha macchiato un po’ la stagione come la sconfitta in Norvegia. Un quarto di finale contro una squadra che ti ha battuto per 6-1 deve essere una rivincita, la voglia di rivalsa può fare la differenza e le motivazioni per questo saranno extra”.

Venendo al campionato, domani il Milan gioca a Cagliari.
“Il Milan, se ha compreso gli errori fatti con Salernitana ed Udinese, e riesce a giocare come fa contro le big, può avere la strada spianata per lo scudetto. Anche con l’Empoli però ha fatto fatica con un 1-0 risicato. Il pensiero dei rossoneri deve essere di affrontare le partite come fossero tutti big match perché contro Inter, Napoli e Juve ha fatto bene”.

I rossoneri hanno il destino nelle loro mani. È una pressione ulteriore per il gruppo?
“Non credo, altrimenti non sarebbe prima con vantaggio su Inter e Napoli. A questo punto dell’annata non penso che i problemi del Milan possano venire dalla pressione della classifica ma di atteggiamento nelle partite sulla carta più facili, questo è l’unico aspetto che Pioli deve invertire”.

Lotta salvezza: si aspettava qualcosa in più dal Venezia?
“Per la zona salvezza penso che valga lo stesso discorso della lotta europea. Ci sono squadre che hanno periodi sì e periodi no. Il Genoa ad esempio non perde ma coi pareggi si va poco lontani. Penso che Genoa e Salernitana che vedo in difficoltà, per il terzultimo posto è tutto aperto. Il Venezia non è quello di inizio stagione ma è ancora in corsa e quindi è in linea con quanto ci si aspettava. Ho giocato tanti anni per salvarmi e bisogna lottare finché la matematica non ti condanna”.

Sorpreso dal campionato del Verona?
“Fino ad un certo punto. Da un po’ di anni galleggia a metà classifica, vuol dire che c’è un lavoro che sta dando i suoi frutti. Adesso il Verona è una squadra da parte media della classifica e può fare un pensierino alla zona europea, è un po’ come l’Atalanta di qualche anno fa. È merito del lavoro e della programmazione, che sta continuando anche con Tudor”.

Giovedì l’Italia si gioca la semifinale playoff per andare al Mondiale. Come valuta il roster degli attaccanti scelto da Mancini?
“Se ce la possiamo fare non credo dipenda solo dagli attaccanti, dipende da tutto il gruppo. Se ritroviamo lo spirito degli Europei ce la faremo, anche se mi ha sorpreso non arrivare primi nel girone di qualificazione dopo aver vinto un Europeo a luglio. Poi credo che in campo giocherà più o meno la squadra vista la scorsa estate, speriamo che tutti stiano bene sia fisicamente che mentalmente. E attenzione al primo turno, tutti lo danno per scontato ma anche contro la Macedonia del Nord c’è da giocarsela, non serve guardare prima il nome della squadra che si affronta”.

Capitolo Lega Pro: il Padova può arrivare in B senza passare dai playoff?
“Se guardiamo il percorso della prima, il Sudtirol, ci vuole forse più di un miracolo. Quello che stanno facendo è incredibile. Da padovano mi dispiace per i ragazzi della squadra perché hanno trovato uno squadrone davanti, se non ci fosse il Sudtirol non ci sarebbe storia. Mi auguro che il Padova possa arrivare vicino al Sudtirol prima dello scontro diretto ma la vedo difficile, non penso si possa dare tanta colpa agli inseguitori, il Padova ha perso solo due partite”.

TMW Radio Regia