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Fabrizio Lucchesi, dg del Monterosi, è intervenuto in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Ieri la partita con il Taranto poteva prendere tutti i versi, siamo stati fortunati noi a vincerla ma anche il Taranto è una bella squadra in una bella piazza". State andando sopra le aspettative? "Stiamo rispettando le speranze di inizio stagioni, vogliamo portarle avanti. Un punto a partita non basta per salvarsi, cerchiamo di farne più possibili: io poi guardo ai punti che mancano, non a quelli fatti".
Come giudica l'operazione Vlahovic? "Cambia la faccia di tutte e due le squadre: la Juventus si è migliorata molto, la Fiorentina non poteva non farla ma ne esce un po' indebolita. Da vedere ora come reagiranno". Ora la Fiorentina deve stare vicino a Italiano? "Queste sono scelte aziendali, un allenatore mai si priverebbe di Vlahovic a gennaio. Non avevano più alternative e hanno capitalizzato al massimo: bravi, anche se da un punto di vista sportivo la squadra è più debole. Adesso però ci vuole onestà col tifoso e nessuna presa in giro". Italiano pagherà il dazio di avere tanti stranieri nuovi? "A gennaio succede spesso. Vorrei ricordare, per esempio, che Batistuta ci mise 6 mesi a fare il primo gol... Di sicuro la Fiorentina avrà un contraccolpo negativo, la Juventus invece da questa operazione ha guadagnato tanto".
L'Inter rischia? "Questo campionato è molto equilibrato, ci sono dei momenti come questo in cui la forbice è stretta, anche se vedo in gara sempre tre-quattro squadre tra qualche momento e flessione. La Juventus è staccata e la vedo difficile". Che ne sarà di Dybala? "Con Vlahovic la Juventus si è assicurata due vantaggi: ha preso un campione e ha messo le cose in chiaro con Dybala. Non sono più dipendenti da lui, per cui se non accetta certe condizioni può anche non rimanere".
Che ne pensa delle voci intorno a Zaniolo? "La Roma non è in condizione di programmare investimenti importanti per la situazione finanziaria che si porta dietro. Quando è così devi sempre vendere qualcuno, non escludo che la Roma ricorra al mercato. L'arrivo di Mourinho faceva escludere un percorso così, anche se è vero che ci vuole tempo per crescere: in questo periodo non escludo cessioni eccellenti per fare cassa, tra cui quella di Zaniolo". Nel percorso con Mourinho ci si aspettava di più? "Per crescere ci vogliono tre-quattro campioni l'anno tenendo sempre i migliori. Sono contrario all'ingresso di dieci giocatori, di cui forse uno è un campione. Altrimenti è tutto mettere e levare, non sono favorevole ma la Roma ha scelto questo tipo di percorso".
Il rapporto Tare-Lotito-Sarri com'è? "Secondo me l'equilibrio c'è, all'interno della Lazio si sta formando. Sarri è un silenzioso, ha bisogno di certi spazi e di pallone sbaglia poco".
Come sta lavorando Spalletti? "Passa sotto traccia il suo lavoro e mi dispiace. Se mi aveste chiesto chi sta facendo meglio di tutti gli altri, avrei detto il Napoli. Per una serie di motivi. Il campionato che hanno fatto merita e per me arriveranno fino in fondo a lottare per il campionato".
Se lo aspettava Sabatini a Salerno? "Walter è un campione di questo mestiere, capisce di calcio come pochi. Io sono uno che le scommesse se le è prese, quindi onore a Walter, anche se ho paura che la sua sia una scommessa persa, visto che è difficile si salvino. Anche dovessero retrocedere, programmerà un ritorno in Serie A".
Che acquisto ha fatto il Sassuolo con Moro? "Il ragazzo ha doti importanti, può ancora salire qualche scalino, adesso ci sarà da vederlo all'opera con qualche maglia più importante ma nella sua fascia d'età è tra i prospetti migliori".
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