
A TMW Radio, per "Eurologia", il giornalista Bruno Longhi ha detto la sua sugli Europei 2020.
Italia, altro 3-0 stavolta alla Svizzera. Quale il segreto di questa squadra?
"E' chiaro che sta nel gioco. Il migliore in campo doveva essere il gioco per avere la meglio di una squadra come la Svizzera. Stesso risultato della Turchia ma che vale di più per il valore degli avversari. Si è vista un'Italia imperforabile, con circondati di livello mondiale e giocatori che danno del tu al pallone".
E' ItalSassuolo?
"Il primo gol è nato dall'invenzione di Locatelli al buio per Berardi. Un gol fa molto di Mancini ma anche di De Zerbi. Le giocate le fanno a memoria, perché deve essere nella testa del giocatore la giocata. E' un'azione che nasce da sola".
Adesso Verratti con un Locatelli così?
"Capovolgerei la domanda. Se non avessimo avuto Locatelli dopo l'infortunio di Verratti, come avremmo rimediato a questa situazione? Abbiamo avuto di trovare un ragazzo maturo, capace di sostituirlo. E' bello avere problemi di abbondanza, hanno sempre fatto bene agli allenatori. Si rema tutti dalla stessa parte, soprattutto se si gioca ogni tre giorni come adesso".
Infortunio per Chiellini: non era meglio farlo riposare?
"Con il senno di poi...lo staff conosce bene le situazioni e i rischi. Se Chiellini è stato mandato in campo è perché era nelle condizioni di giocare. Se sono stati presi dei rischi, prendiamocela con lo staff merito. Ma dirlo a priori è sbagliato".
Il Belgio è l'anti-Italia?
"Non possiamo dirlo adesso, ma ce ne sono tante di anti-Italia: l'Inghilterra lo è, la Francia, la Germania. Adesso l'anti-Italia è il Galles, che ha fatto vedere le sue stelle alla Turchia. Dobbiamo procedere a piccoli passi, avversario dopo avversario e non guardare troppo avanti. Nella partita di ieri abbiamo visto un'Italia diversa, ieri il possesso palla è stato della Svizzera, siamo stati bravi a uscire dagli ingorghi di centrocampo ma abbiamo pasticciato spesso nel momento dell'ultimo passaggio. Contro le squadre che si chiudono siamo padroni, con chi ci può fare male abbiamo palesato limiti paradossali, ossia aveva gli spazi ma non li ha sfruttati l'Italia":
Rottura Gattuso-Fiorentina: come va letta la situazione?
"E' simile a quella di Conte. Sperava in giocatori per essere più competitivi, per riconquistare lo scudetto e fare bene in Champions. Gattuso evidentemente ha accettato perché aveva avuto promesse di un piano di rafforzamento. Poi c'è l'insofferenza del suo procuratore Mendes e si è creato un cortocircuito sui giocatori da portare o sul costo degli stessi. Un allenatore per far bene pretende un parco giocatori necessario per raggiungere i suoi obiettivi. Se queste premesse vengono a cadere, può accadere che tutto quello che è stato scritto venga buttato in un cestino. I successori? Garcia ha un biglietto da visita importante, Ranieri è una garanzia. Loro due sono i profili in vantaggio. Liverani ha avuto delle difficoltà, Mazzarri rimane un punto di domanda".