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Longhi: "Italia, il gioco è una certezza. Francia favorita, speriamo che Immobile sia bomber vero"
11 giu 2021 16:49Calcio
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Il giornalista Bruno Longhi a TMW Radio, durante Maracanà, ha parlato dell'esordio della Nazionale di Roberto Mancini a Euro 2020 ma non solo.

Stasera Turchia-Italia. Quali i dubbi e le certezze?
"La ricorrenza innanzitutto. 21 anni fa si giocò con la Turchia, vincemmo con i gol di Conte e Inzaghi. E quell'Europeo rischiammo di vincerlo, poi il golden gol di Trezeguet ci tolse quel sogno. L'Olimpico ci ricorda poi l'unico trionfo del '68. Le certezze sono le 27 partite vinte e le ultime otto senza prendere gol. Il dubbio è affrontare squadre di livello che abbiamo affrontato molto poco in questo periodo. Questi sono i dubbi che ci trascineremo finchè non affronteremo le grandi. Le certezze poi ci arrivano anche dal gioco espresso da questa Nazionale".

Chi potrà essere protagonista?
"Se ci affidiamo a Raspadori non ci fidiamo molto dei nostri attaccanti. Non abbiamo Lewandowski o Benzema, neanche Kane, dobbiamo anche pensare che questi ragazzi facciano il loro. Il ragazzo ha qualità ma è ancora poco. Potrebbe essere il Paolo Rossi, ma ci andrei con i piedi di piombo. Aspettiamo il debutto, poi l'Italia capirà la sua dimensione".

Quale la sua favorita per Euro 2020?
"Il Belgio è primo nel ranking Fifa, è una squadra fortissima e giocherà senza De Bruyne e altri, ma quando guardi la Francia che ha Kanté e Pogba, oltre a Mbappè, devi considerarla come favorita. Io credo che l'Italia possa essere tra le favorite che possono scalzare l'Italia dal trono".

Chi sarà il bomber del torneo?
"Dipende da chi andrà avanti, ma Ronaldo, Lewandowski, Kane e Mbappè. E speriamo anche Immobile, che ha soffiato la Scarpa d'Oro prioprio al polacco".

Quale l'attaccante migliore per la Juventus del futuro?
"Mi piace di più Depay, ma è più punta Icardi. G. Jesus è più uomo dribbling, Depay è anche più atletico. I primi due arrivano da una stagione quasi fallimentare, Depay non lo vedo come primo attaccante per la Juventus. Se cerchi una prima punta vuol dire che tieni Morata. Poi c'è il discorso CR7. Credo che si stia cercando l'accordo per mettere fine al rapporto. Tutto sarà condizionato da questo".

L'obiettivo minimo per la Nazionale?
"Arrivare tra le prime quattro, ma poi arrivare quarto o terzo non ti va più bene. Nel 2000 arrivammo a un pelo dalla vittoria, poi piovvero critiche da tutte le parti".

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