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Longhi: "Italia, ecco perché il Belgio si può battere. Locatelli rimpianto del Milan"
28 giu 2021 13:52Calcio
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

A TMW Radio, per "Eurologia", il giornalista Bruno Longhi ha detto la sua sugli Europei 2020.

Vittoria del Belgio, che incontreremo ai quarti:
"Ha vinto immeritatamente, l'avversario è di livello. Ci tocca una Nazionale over 30, ha vinto tutte e quattro le vittorie. Vanno temuti ma non per quanto fatto vedere ieri. Sempre insofferenza, lenti e intempestivi, lenti col pallone. Rischiano di perdere Hazard e De Bruyne. Li conosciamo, con un giusto pressing e la squadra corta possiamo fare bene".

Quali le maggiori difficoltà dell'Italia contro l'Austria?
"Abbiamo conosciuto una strada diversa per la vittoria, più complicata e sofferta. Abbiamo scopeto che anche noi abbiamo dei difetti. Immobile o Belotti hanno forza ma non hanno il fraseggio sullo stretto. Non abbiamo il fuoriclasse, ci poggiamo sul gioco. Se l'ingranaggio si inceppa soffriamo. Noi siamo troppo legati all'idea del gioco e non abbiamo rispetto ad altre Nazionali le individualità che ci permettono di vincere la partita".

La partita con l'Austria ha cambiato qualche gerarchia?
"Non credo ci siano stati bocciature. Non abbiamo i fenomeni, Spinazzola sta andando al di là delle più rosee previsioni, ma non abbiamo il Mbappé della situazione. Con le 5 sostituzioni abbiamo uomini diversi che possono darti qualcosa in più. Vedi Chiesa per Berardi, cambiano le caratteristiche. Io sono dell'idea che il Belgio è più perforabile, perché lascia più spazi a centrocampo rispetto all'Austria".

Più rimpianti della Juventus per Spinazzola o del Milan per Locatelli?
"Io dico l'Inter con Spinazzola. L'Inter aveva già dato Politano alla Roma e da anni soffre a sinistra. Io dico che il rimpianto maggiore oggi dovrebbe essere quello del Milan. Alla Juve Spinazzola ha patito molti infortuni, il Milan il problema lì in mezzo ce l'ha sempre avuto mentre i bianconeri hanno sopperito nel ruolo di Spinazzola. Sono due prodotti del vivaio, per esigenze di reparto deve essere più un rimpianto del Milan".

Chiesa: tra lui e il padre chi il più forte?
"Ricordo una stagione devastante di Chiesa alla Sampdoria, grazie agli assist di Mancini. Federico è sulla buona strada, ha le possibilità di superarlo ma i livelli di Enrico non li ha ancora toccati. Ma si sta avvicinando".

Che bello l'abbraccio tra Mancini e Vialli:
"Il segreto è il gruppo. Il loro è un rapporto che nasce nel 1984, che poi li ha portati a vincere e a crescere insieme. La storia li ha portati a far bene in Inghilterra. Il fatto di essere vicini, sulla stessa barca, li ha portati al quel momento. E' la foto di due amici, di due ragazzi".

E' rinato Schick?
"Non è mai morto. Sta dimostrando il suo valore. Quando lo acquistò la Roma aveva già impressionato alla Samp. Sta confermando il suo valore, che il nostro campionato aveva nascosto".

CR7 deluso dopo l'eliminazione:
"Se non vince o segna non si diverte. Lui gioca uno sport individuale in uno sport di squadra. La sua stagione è stata comunque buona, ha stabilito nuovi record con la Nazionale, oltre che con la Juventus. Difficile dare un voto, ma non è stato al top, se vediamo i risultati di club e Nazionale".

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