10* giornata di Europa League, i Top e Flop di Lazio-Udinese. Alessandro Sticozzi

Allo Stadio Olimpico la terza e la quarta forza del nostro campionato. Lazio e Udinese in formazione tipo, non fosse per Casale al posto di Patric e per Samardzic preferito a Lovric.
La prima occasione del match è friulana, proprio con Samardzic, che scheggia la traversa col destro da fuori intorno al 10’. Sarri manovra, Sottil punge in verticale nei primi 20’. Esce progressivamente fuori la Lazio, con Felipe Anderson e Milinkovic che sollecitano Silvestri al grande intervento, il tutto poco prima che Immobile esca per infortunio: probabile stiramento. Entra Pedro, con F.Anderson che fa il falso nueve. Il primo tempo termina con un giusto 0-0.
L’inizio della ripresa ricalca quello della prima frazione: gran ritmo, cambi di possesso continui e tanti duelli uno contro uno. Sarri mette Luis Alberto per Cataldi, Sottil inserisce Success per uno spento Beto.
Poche occasioni di lì in poi, con l’equilibrio che la fa da padrone sino ai minuti finali. Terminerà 0-0, con le rispettive certezze che permangono sia in casa laziale che in quella friulana.

TOP -
Provedel. Sempre molto bravo, anche ad accorciare divenendo libero aggiunto sui lanci che cercavano invano Beto. Parata decisiva nel secondo tempo.
Casale.
Deulofeu. Ha una proprietà tecnica davvero particolare, vale a dire quella di consegnare sempre cioccolatini “iper-stoppabili” a tutti i suoi compagni, che ringraziano.
Silvestri. Nella partita dove i portieri fanno meglio degli attaccanti, anche lui mette le manone sia su Milinkovic che su Felipe Anderson, tenendo la porta inviolata.
FLOP - 
Beto. L’attaccante irrequieto è assente di lusso della sfida, sempre anticipato e tamponato da Romagnoli e Casale.