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LEAO SCHIANTA IL LECCE! IL RUGGITO DI RAFA AVVERTE LE AVVERSARIE: IL MILAN È VIVO.
23 apr 2023 20:03Calcio

Redazione

© foto di © DANIELE MASCOLO

Milan -  Lecce - 2-0  Rafael Leao 40', 74'

COMMENTO

Contro il Lecce di Marco Baroni, il Milan è chiamato a rispondere alla vittoria dell'Inter a Empoli e, in generale, a restare aggrappato con le unghie e con i denti alle prime quattro posizioni in classifica. 
La tensione in campo è palpabile fin dai primissimi minuti con i rossoneri che faticano ad entrare in ritmo, tanto che, fino al lampo vincente di Rafa Leao al quarantesimo minuto, le principali emozioni del primo tempo sono tutte racchiuse tra il quindicesimo e il ventesimo minuto.
Nell'ordine: un destro pericoloso di Tonali deviato da Falcone, un rigore prima assegnato e poi tolto ai rossoneri per il contrasto tra Baschirotto e Theo Hernandez, un clamoroso palo colpito dal Lecce con Banda che, tutto solo, colpisce incredibilmente il palo di testa a porta spalancata. Dicevamo della zampata (stavolta testata) di Leao: giocata intelligente dei ragazzi di Pioli su schema da calcio d'angolo, ottimo cross di Tonali e uno dei rari gol di testa fin qui in carriera del Leone rossonero.
La seconda frazione inizia con più ritmo rispetto alla prima: il Milan preme con maggiore convinzione e il Lecce cerca di ripartire sugli esterni con la velocità di Banda e Di Francesco. La piccola battaglia sportiva che ne consegue raggiunge il suo apice con la splendida cavalcata del solito immarcabile Rafa Leao, che partendo prima della linea di centrocampo finisce col piazzarla nell'angolino di sinistro. 2 a 0 Milan e titoli di coda su un match che ci riconsegna una formazione di Pioli sempre più convinta dei propri mezzi e con un Leao letteralmente da Pallone d'Oro.


PAGELLE

Theo Hernandez 5,5 - Dovessimo dare il voto all'acconciatura, meriterebbe un due a esser generosi. Fortunatamente parliamo di calcio e a dirla tutta Theo fa la sua onesta partita, anche se da un fenomeno come lui (perchè nel suo ruolo è un fenomeno) ci aspetteremmo sempre qualcosa in più. Magari sbagliamo noi.

Tonali 6 - Disegna un'ottima traiettoria per il goal di Rafa Leao e in generale è uno dei pochi tra i ragazzi di Pioli a rendersi realmente pericoloso, mettendoci la consueta cattiveria agonistica da grande lottatore del centrocampo. Esce al sessantesimo sostituito da Bennacer; in questa fase della stagione le turnazioni sono fondamentali.

Brahim Diaz 4 - Trasparente. Magari consegnerà l'ottava coppa dei campioni al Milan (ne ha le potenzialità), ma non è ammissibile risultare così evanescente a giorni alterni per essere considerato un giocatore su cui poter fare realmente affidamento. È ancora giovane e le qualità non gli mancano, ma la "cazzimma" o ce l'hai o non ce l'hai. 

Leao 8 - il suo colpo di testa su bel cross di Tonali vale l'uno a zero rossonero e già solo questo non sarebbe mica male, vista l'importanza del match. Taglia spesso verso il centro del campo aggredendo la profondità e l'area avversaria, anche se raramente viene imbeccato con qualità dai compagni. Decide quindi di fare tutto da solo, con alcuni numeri d'alta scuola e soprattutto il secondo gol di onnipotenza pura. Devastante Rafa.

Banda 3 - Quell'errore a porta vuota grida vendetta e anche se non sarà da questi particolari che si giudica un giocatore, è pur vero che sprecare un'occasione del genere, quando i tuoi compagni hanno imbastito una partita di buon valore a San Siro contro i campioni d'Italia, è da punizione dietro la lavagna in ginocchio sui ceci. 

Baschirotto 6 - Finisce nel poster ideale della partita non solo per il fisico da macho, ma anche per il contrasto da rigore (poi tolto) con Theo Hernandez e per la ritirata disperata con cui cerca invano di arginare quell'onda anomala di nome Rafa Leao. Si è battuto, però. Lo ha fatto contro i giocatori rossoneri più pericolosi, concedendosi anche qualche sortita offensiva per cercare di far male di testa. Giusto premiarlo, anche a simboleggiare la buona partita giocata dal suo Lecce.

Pioli 7 - Il suo Milan doveva vincere e ha vinto. Punto. Missione compiuta e avanti verso la prossima.

Baroni 6 - Il suo Lecce doveva giocare questo tipo di partita e l'ha giocata. Troppo Leao, però.

ARBITRO

Chiffi 5 - Gestisce complessivamente male la partita e questo al di là dell'episodio rigore-non rigore. Fatica a farsi rispettare senza dover ricorrere a fischi affrettati o a cartellini avventati e questo, per un arbitro, è un aspetto su cui lavorare.

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