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Lautaro vince il tango con Nico: nona Coppa Italia della storia per l'Inter contro una grandissima Fiorentina
24 mag 2023 22:59Calcio
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FIORENTINA-INTER 1-2 | 3’ N.Gonzalez (F); 29’ Martinez (I), 34’ Martinez (I).
COMMENTO (di Alessandro Sticozzi)
Inter e Fiorentina in formazione tipo all’avvio per questa Finale di Coppa Italia, che giunge - per entrambe - come “antipasto di lusso” rispetto agli atti conclusivi da disputare nelle competizioni europee.
Al 3’ è già avanti la Viola, con Nico Gonzalez che sfrutta bene un assist al bacio di Ikone dalla fascia mancina: nerazzurri un po’ fermi dietro, ragazzi di Italiano subito cattivissimi e cinici.
Quelli di Inzaghi reagiscono quasi subito con una conclusione deviata fuori di Dzeko, ben innescato dalla discesa sulla destra di Dumfries.
Il primo quarto d’ora è veramente divertente, con le squadre che si affrontano a viso apertissimo. La mossa tattica di Italiano è quella di invertire spesso Amrabat e Martinez Quarta: il marocchino va da centrale e l’argentino si aggiunge a proporre calcio in mediana.
Al 24’ Dzeko di divora il raddoppio di fronte a Terracciano dopo un’azione personale di Lautaro che aveva beffato “di fisico” Milenkovic.
Il pari arriva al 29’ con un’altra firma argentina Lautaro Martinez, che sfrutta un assist preciso di Brozovic dalla trequarti; nota a margine: Milenkovic sbaglia il fuorigioco nell’occasione.
Il vento del match cambia, anche se la Fiorentina non smette mai di attaccare. L’Inter imposta bene al 34’ un’azione inizialmente respinta dalla Viola sul petto di Barela, che ridisegna un cross morbido per Lautaro, che fa doppietta e ribalta il tutto sull’1-2.

Nessun cambio all’intervallo, con le squadre che sembrano rientrare in campo un po’ più “calme” nella ripresa, rispetto a una prima frazione molto frenetica da ambo i lati.
La Fiorentina è più volitiva e aggredisce alta e grintosa la prima impostazione di quelli di Inzaghi. Al 13’ due cambi per l’Inter: fuori Bastoni (ammonito) e Dzeko, dentro de Vrij e Lukaku, a margine di una fase di gara molto aperta dove sembrano essere più pericolosi quelli di Italiano, che quasi subito “rispondono” dalla panchina inserendo Sottil e Mandragora per Ikone e Castrovilli. Dopo altri avvicendamenti Italiano decide di sbilanciarsi di più (70‘) con Jovic che sostituisce Amrabat. Prima Nico Gonzalez (parata di Handanovic), poi Biraghi (tiro alto di poco a lontano) vanno vicini al 2-2, prima che Gosens dall’altro lato sfiori l’1-3 a porta vuota e da distanza ravvicinata.
La gara diviene bellissima, con Handanovic che si supera su Jovic, dopo che la punta era stata magistralmente lanciata da Bonaventura. Giusto 2’ dopo Dodò affonda sulla destra e regala la palla giusta a Jovic, che però si divora di testa il pari, con Inzaghi che deve correre ai ripari inserendo Gagliardini e Correa per Calhanoglu e Lautaro.
Non capiterà più molto, con il nono trionfo in Coppa Italia per l’Inter e con Simone Inzaghi che si conferma sempre “Re di Coppe”. Tanto rammarico per Italiano, che può andare orgoglioso di una Viola che ai punti avrebbe meritato il pari.

PAGELLE:
N. Gonzalez 7 - Ci prova in tutti i modi, anche oltre il gol del vantaggio trovato al 3’. Non poteva fare di più.
Lautaro Martinez 7 - Il voto è la media tra il “9” per i due gol e il “5” per l’inesistenza mostrata nel resto della gara.
Dzeko 5,5 - Da matita rossa l’errore che nega il pari all’Inter al 20’, poi troppo poco spesso sparge la sua classe per il campo.
Dimarco 6 - Più impreciso del solito, anche se nella seconda metà del primo tempo contribuisce alla rimonta salendo bene di tenore.
M. Quarta 5,5 - Si spinge molto avanti, accompagna spesso gli attacchi, ma scende troppo di tono dopo l’ammonizione.
Dodò 6 - Vince molti duelli nel primo tempo, perde lucidità nella ripresa.
Barella 6 - Molto impreciso per lunghi tratti, prende la sufficienza solo per l’assist pregevole per il gol vittoria di Lautaro.
Bonaventura 7,5 - È lui il migliore in campo. Non si ferma mai: inaugura il tutto con la palla recuperata per l’iniziale vantaggio, poi è un gran sunto di calcio che perdura fino al triplice fischio.
Jovic 5 - È l'uomo del destino al contrario. Due palloni per il 2-2, zero gol.

ARBITRO:
Irrati 7 - Meritevole di arbitrare una Finale. Il più bravo fischietto italiano per distacco.

TMWRADIO Redazione