BRASILE-SVIZZERA 1-0 (GRUPPO G - 2ª) 83’ Casemiro (B).

di Alessandro Sticozzi

LA SVIZZERA HA STUDIATO - L’avvio di gara ci regala una Svizzera guardinga e attenta, soprattutto sull’uomo copertina del Brasile, quel Richarlison che sembra avere le polveri più bagnate rispetto al fulgido esordio caratterizzato da una doppietta. Widmer è sempre in evidenza sulle linee di passaggio e il centrocampo dei sudamericani non sembra accompagnare con la verve mostrata contro la Serbia.
Tite, senza Neymar e Danilo, non va a modificare di troppo l’assetto. Yakin lascia Embolo un po’ abbandonato a se stesso, concedendo poco alla forma e moltissimo alla sostanza.
La miglior occasione della prima frazione capita a Vinicius jr. all’altezza del 28’, ma l’asso del Real Madrid s’inceppa davanti a Sommer, servendogli un “mezzo-passaggio” tra i guantoni. Caso da ridere al 44’, quando per qualche secondo cala l’oscurità nello Stadium 974 di Doha per un mini-blackout. 

CAMBI E POCO ALTRO - A inizio ripresa c’è una novità nei verdeoro: Paquetà, affiancato a Richarlison, viene sostituito da Rodrygo, probabilmente più a suo agio nel ruolo di punta aggiunta, con l’ex milanista che aveva fatto meglio (con la Serbia, ndr) partendo da dietro.
Quando tutti si aspettano l’ondata brasiliana, arrivano invece le punture elvetiche all’alba del secondo tempo. Quelli di Yakin salgono di baricentro e Alisson e compagni ogni tanto tremano su qualche pallone sporco giocato in area dalle fasce laterali.
Al 19’ Vinicius jr. segna l’1-0 ben lanciato in contropiede sulla sinistra, ma la posizione di partenza è irregolare e il Var annulla. Girandola di cambi da ambo i lati: fuori Fred, Richarlison e Raphinha per B.Guimaraes, Gabriel Jesus e Antony; la Svizzera avvicenda Rieder, Vargas ed Embolo con Steffen, Fernandes e Seferovic.

SE PURE CASEMIRO SEGNA COSÌ… - All’83’ la classe brasiliana diviene di nuovo evidentissima. Scambio veloce al limite dell’area e Casemiro - non segnatamente il più estroso della sua rosa - inventa un esterno al volo (leggermente deviato da Akanji) che si incastona all’angolino destro alto della porta di Sommer, fino a quel momento parzialmente inoperoso.
L’1-0 sembra slegare un po’ le briglie anche ai nuovi entrati, con Rodrygo che subito dopo chiama al grande intervento il portiere elvetico; poi i brasiliani eccedono in accademia sottoporta e non affondano in maniera perentoria il gol del raddoppio, piacendosi forse un po' troppo.
Una delle candidate per la conquista al titolo suona un altro rintocco, con Kakà, Roberto Carlos e Ronaldo su tutti (in tribuna) che si gustano applaudendo i possibili eredi sul trono del mondo a vent’anni di distanza.