
Bayer Leverkusen 0-0 Roma
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La Roma centra l’obiettivo grazie ad una gara di sofferenza, applicazione ed abnegazione. Il muro erto da Mourinho, ancora una volta, non è crollato. Ora il trofeo dista solamente una partita, l’ultima, in programma il prossimo 31 maggio.
Mourinho si affida agli stessi undici dell’andata: confermato il tandem offensivo Abraham-Belotti supportato da Pellegrini. Cristante nuovamente scelto come perno difensivo. Xabi Alonso, costretto a fare a meno degli infortunati Koussounou e Andrich, arretra Hincapiè nel terzetto di difesa e concede spazio a Bakker come laterale tutta fascia e a Demirbay in cabina di regia. Chiavi dell’attacco affidate all’iraniano Azmoun.
Prima frazione in cui il Bayer Leverkusen prende immediatamente il comando delle operazioni dopo lo spavento iniziale con il diagonale ravvicinato di Pellegrini persosi largo alla destra di Leno.
I tedeschi bussano spesso dalle parti di Rui Patricio, senza mai impensierirlo seriamente. Prima Demirbay con tre conclusioni identiche dai 20 metri, poi Azmoun sempre dal limite ed infine Wirtz sbattono sul muro giallorosso, i cui esponenti variano da Cristante ad Ibanez fino ad arrivare al portiere portoghese. Solamente Diaby, perfettamente imbeccato da Palacios dalla metà campo, va davvero vicino al gol con il tentativo di destro incrociato che si infrange sulla traversa. La Roma, dalla sua, si iscrive al match solamente attraverso l’infortunio muscolare di Spinazzola sostituito da Zalewski al 33’.
La ripresa presenta, di fatto, lo stesso leitmotiv dei primi 45 minuti: i padroni di casa spingono, ma non sfondano. Ci prova ancora Demirbay da fuori, e successivamente di nuovo Azmoun che con una girata dal centro dell’area sfiora solamente il palo difeso da Rui Patricio. I giallorossi perdono anche Celik sostituito dal rientrante Smalling; la squadra di Mourinho chiude il match con Bove esterno fluidificante destro, ma non riescono mai a farsi vivi dalle parti di Hradecky.
Nonostante gli 8 minuti di recupero concessi l’undici di Xabi Alonso non riesce a sfondare e, oltre l’estenuante possesso palla, non riesce a perforare l’ultima linea romanista. I giallorossi volano in finale di Europa League, a 32 anni di distanza dalla prima ed unica volta.
PAGELLE:
Azmoun 5,5 – Ottimi movimenti non sublimati con la rete, solamente sfiorata a metà ripresa.
Demirbay 6 – Orchestra perfettamente la manovra tedesca. Mette più volte apprensione a Rui Patricio, costringendolo agli straordinari.
Wirtz 6 – Neanche il suo talento cristallino è riuscito a scalfire il muro romanista. Talento dal sicuro avvenire.
Pellegrini 6,5 – Prestazione da capitano, da leader. Spende energie per tutto il perimetro di gioco. Termina la gara stremato.
Matic 6 – La solita diga. Match di qualità e quantità. Preziosissimo nei ripiegamenti e nelle letture preventive.
Bove 6 – Bissa l’ottima prova della gara d’andata. Il gol che vale la finale è il suo.
ARBITRO:
Vincic 6 – Direzione di gara uniforme. Metro di giudizio applicato correttamente in tutti i momenti delicati della gara.