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La Roma si ferma all'ultima battaglia. Vince il Siviglia dopo 146', ancora fatali i calci di rigore
01 giu 2023 00:07Calcio
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SIVIGLIA-ROMA 1-1 (2-5 d.c.r.) | 35’ Dybala (R ); 55’ aut. Mancini (S).
COMMENTO (di Alessandro Sticozzi)
Finale di Europa League. A Budapest, stadio Ferenc Puskas, quelli di Mourinho si giocano la seconda finale consecutiva nello spazio di un anno. Di contro il Siviglia, vincitore di sei finali su sei all’interno di una competizione oramai considerata alla stregua del giardino di casa.
Dybala dal primo minuto per i giallorossi. Spagnoli senza con Suso e Lamela in panchina, almeno inizialmente.
L’avvio è, come ci si può aspettare da una finale, tesissismo. La Roma si scuote all’11’ col destro di Spinazzola, ben respinto da Bono nella prima vera occasione del match.

Il match è maschio, con contrasti sopra le righe che lasciano ogni tanto parzialmente acciaccati dei protagonisti, Dybala e Celik su tutti.
La partita si trascina nervosa fino al 33’, quando Taylor nega un possibile rigore alla Roma.
Poco importa ai giallorossi, che giusto 2’ dopo passa in vantaggio con l’uomo più atteso: Paulo Dybala. Assist lungo di Mancini che era salito moltissimo e sinistro chirurgico della Joya oltre Bono.
Il Siviglia non reagisce subito, ma va vicinissimo al pari al 43’ con un colpo di testa da corner, che termina alto. Giallo per simulazione per Pellegrini al 45’.
Nei 7’ di recupero il Siviglia si fa molto minaccioso, soprattutto con Rakitic, che sbatte sul palo al 5’ minuto addizionale a Rui Patricio battuto.

Mendilibar opta per due cambi all’intervallo, inserendo Suso e l’ex di turno Lamela.
La Roma parte troppo bassa e viene trafitta al 10’ su uno dei tanti traversoni di Jesus Navas. È Mancini, nel vano tentativo di fermare Ocampos, a deviare la sfera nella sua porta per l’1-1. La Roma costruisce in mischia poi, all’11’, una chiarissima occasione per tornare avanti. A margine di mille rimpalli, Ibanez calcia fuori da 4 metri con Bono a terra; subito dopo fuori Dybala e dentro Wijnaldum. Poi anche Belotti per Abraham, con Ocampos che si tuffa in area beffando Taylor, che viene salvato dal VAR dopo aver assegnato un rigore inesistente (Ibanez va solo sul pallone). All’altezza dell’80’ doppio brivido: prima Taylor nega un rigore (mani di Fernando) alla Roma, poi i giallorossi hanno “solo” l’illusione del gol quando Belotti trova la punta delle dita di Bono su geniale punizione battuta velocemente da Pellegrini. L’ultimo scossone dei regolamentari lo dà Fernando, che va vicino al palo alla destra di Rui Patricio dal limite. Si andrà ai supplementari, con la Roma che ha effettuato solo due cambi. Ripresa di marca spagnola sotto il profilo del ritmo e del palleggio, dove i giallorossi hanno fallito occasione ghiotte mancando in cinismo.

I primi avvicendamenti del primo tempo supplementare sono ancora spagnoli, con gli ingressi di Montiel e Rekik. C’è anche Zalewski per Celik nella Roma. Non ci sono sussulti nei 17’ di gioco.

Tempo di invertire il campo e dentro El Shaarawy e Llorente per Pellegrini (buona gara) e Spinazzola. Capita nulla nel secondo supplementare, almeno fino all’incrocio dei pali colto da Smalling su calcio d’angolo battuto lunghissimo.

Si andrà perciò ai calci di rigore.
Agli undici metri il primo errore è del romanista Mancini (al secondo giro), che sbatte su Bono centralmente.
Nel giro successivo sbaglia anche Ibanez, che incoccia il destro contro il palo.
Rui Patricio si supera parando con la mano di richiamo il rigore vittoria di Montiel.
Al VAR decidono di rimandare al VAR Montiel per movimento di Rui Patricio sulla linea

PAGELLE:
Matic 7 - Presto ammonito nella sfida, gestisce tempi e distanze con la consueta maestria. Esce stremato al 120’. Prestazione come al solito maiuscola.
Dybala 7 - Il bersaglio preferito dei tacchetti di Siviglia in avvio. Non bastano per fermarlo quando porta avanti la Roma. Ha 60’ nelle gambe, resta in campo 7’ più del dovuto.
Spinazzola 6 - Ha sul piede la prima chance della gara e la spara sui guantoni di Bono. È in generale attento dietro, più che propellente in avanti, dato che il Siviglia spinge molto dal suo lato.
En Nesyri 5,5 - Stretto spesso nello spazio aereo da colonne difficilmente sormontabili.
Ocampos 6  - Mobilissimo sulla destra, si fa spesso assistere da Navas. Finisce per provocare l’autogol di
Jesus Navas 7 - Terzino espertissimo ma sempre vivace dalle sue parti, affianca tutti i compagni in perenne sovrapposizione.
Abraham 5 - Agisce inizialmente perlopiù di sponda, senza troppo costrutto. Anche quando nel secondo tempo viene servito di più sui piedi, pare sempre caracollante.
Gudelj 5,5 - Non sempre preciso nelle chiusure, sembra da subito soffrire molto la tensione della Finale.
Mancini 5,5 - La sua voglia di avanzare, mostrata lungamente durante l’anno, porta in dote l’assist dell’1-0. Si fa autogol e sbaglia poi dal dischetto.
Gil 5,5 - Sgusciante, anche se raramente assistito dai compagni di squadra nelle sortite personali che tagliano il campo.
Suso 6,5 - Entra e dà una sbrogliata alla matassa, fungendo da continuo stantuffo.
Smalling 7,5 - Lungamente un muro umano su una miriade di cross e situazioni convulse e tremebonde. Ben assistito in generale da Mancini e Ibanez. Rischia di divenire ancora più eroico quando al 130’ prende la traversa.
Cristante 5,5 - Più confusionario del solito nel cuore del gioco, sembra soffrire molto l’evento.

ARBITRO:
Taylor 5 - Gestisce all’inglese la gara, anche se non si comprende bene il giallo a Mancini e la mancata sanzione per Ocampos per fallo su Matic a inizio ripresa. Il casso "VAR" del primo tempo con calcione su Abraham è complicato da valutare, anche se si sono notati rigori meno netti assegnati nel corso della stagione di Europa League. In generale è poco convincente la suddivisione delle ammonizioni. Viene salvato dal VAR al 75’ quando assegna un rigore comico su Ocampos. Non si aggiorna sul regolamento e non assegna un penalty che pareva chiaro alla Roma a 8’ dal termine, per tocco col braccio di Fernando.

TMWRADIO Redazione