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La leggenda del Marocco sbatte fuori Cristiano Ronaldo: con il Portogallo è 1-0
10 dic 2022 18:54Calcio
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di Andrea Mollas

 

Il sogno mondiale è rappresentato da una bandiera rossa e una stella verde l centro. Quella bandiera non è un pezzo di stoffa, da oggi la storia diventa leggenda. Perché ormai il Marocco è una realtà che di paura non ne ha, sa quanto vle e sa quanto può far male. Quest’ultimo punto lo conosce il Portogallo, che ci ha sperato ma alla fine non è riuscito a dominare l’avversario, non c’è riuscito neanche Cristiano Ronaldo, ancora una volta partente panchinaro che non ha dato la scossa del fenomeno, con quello che è un addio alla Nazionale lusitana che definire amaro sarebbe riduttivo. Basta un 1-0 al Marocco per poter vedere le stelle, con l’obiettivo che ora diventa quello di riuscire a raggiungere il sole senza rimanere scottato. Sicuramente il coraggio non è mancato a Regragui che nonostante le assenze impone un unico mantra ai suoi ragazzi: siate squadra. E i suoi ragazzi lo ascoltano alla perfezione, mentre dall’altra parte Fernando Santos punta ancora su Goncalo Ramos tenendo però Cancelo in panchina. Pronti via e il Portogallo parte subito forte con Joao Felix che però di testa non riesce a trafiggere Bounou. Ci prova otto minuti dopo Guerreiro che si mette in proprio e prova a concludere in solitaria con la conclusione che non ha buona sorte. Dobbiamo invece aspettare il 19’ per assister al primo tiro del Marocco con Ziyech, che con il sinistro però non riesce a centrare il bersaglio grosso. Quanto basta per avere sempre più coraggio anche se un errore della retroguardia marocchina rischia di mandare in porta Joao Felix che su disimpegno errato di El-Yamiq non ci pensa su due volte conclude di prima, con lo stesso difensore che però devia in angolo la conclusione del giocatore dell’Atletico Madrid. Il Marocco risponde colpo su colpo ma pecca di precisione, come Amallah che in area avversaria spara alle stelle una ghiottissima occasione da posizione invitatnte. È soltanto la prova generale del gol che arriva al 42’ con En_Nesyri che vola in cielo e di testa trafigge un Diogo Costa che esce a farfalle. Esplode l’Al-Thumama Stadium, il Marocco chiude il primo tempo in vantaggio, il sogno comincia a prendere forma. Il Portogallo deve rimontare. Non gli è mai successo al Mondiale dal 1966 contro la Nord Corea, ma è il Marocco ad andare vicino al 2-0 con una Punizione di Ziyech, palla in mezzo all’area che Diogo Costa respinge in qualche modo addosso a El Yamiq finendo poi sul fondo. Fernando Santos non ci pensa su due volte e un minuto dopo cala la carta Cristiano Ronaldo al posto di Guerreiro (in campo anche Cancelo al posto di Ruben Neves). Ma il più pericolo è Goncalo Ramos che questa volta ha le polveri bagnate, con un colpo di testa in solitaria che finisce a lato di un niente. Il Marocco comincia a trovarsi in riserva e Regragui inserisce forze fresche con Cheddira e Benoun per En-Nesyri e Amallah, mentre dall’altra parte fa il suo ingresso in campo Rafael Leao al posto di Ramos e Vitinha al posto di Otavio. Nonostante i campi però il Portogallo non riesce ad essere incisivo negli ultimi metri, tanti i palloni in mezzo con nessuno che però riesce a trasformare in oro i traversoni. È il Marocco ad essere più pericoloso in fase di contropiede, anche se risulta troppo sprecone e anche stanco dato che all’82’ Jabrane consegna una palla horror direttamente a Joao Felix che palleggia con CR7 prima di scaricare un violento sinistro dove Bounou ci si avventa in versione Superman. Cristiano Ronaldo poi è il protagonista di un'altra occasione ghiotta per i lusitani, ma anche qui il portiere del Marocco sigilla lo specchio. Alla fine succede di tutto, Cheddira si fa espellere per doppio giallo, Aboukhlal si mangia il 2-0 per il Marocco, così come Pepe si divora il pareggio da posizione ottimale. È l’ultimo sussulto prima dell’esplosione di gioia del Marocco, delle lacrime d’addio alla nazionale di Cristiano Ronaldo che ha assaporato un ballo finale in cui non potrà mai più partecipare, di una serata da leggenda che vuole diventare planetaria.  

TOP

AMRABAT – Deve avere dei polmoni in più nascosti nel suo corpo, altrimenti non si spiega la mostruosa prestazione. La parola filtro si abbina al suo cognome, lì non si passa, recupera un’infinità di palloni e quando mette la fascia di capitano al braccio è ancora più impattante. Stoico e storico

EN-NESYRI – Si dedica alla squadra totalmente, non si ferma un attimo e cerca di mndare in confusione i difensori avversari. Il gol della storia è tutto suo, e se lo tiene stretto

BOUNOU – Il Portogallo ha la qualità, lui le ventose ai guanti. Quando il Marocco va in vantaggio lui diventa decisivo per le sorti della sua Nazionale. Belle la parata su Ronaldo, ma quella su Joao Felix è da gatto che azzanna la preda e lascia il segno.

FLOP

CRISTIANO RONALDO – Le lacrime finali sono i titoli di coda di una carriera con la Nazionale che avrebbe voluto terminare con una coppa tra le mani. Ci teneva eccome, ma nonostante la seconda panchina di fila non riesce ad essere decisivo anche da subentrato. Poteva fare molto meglio con l’ultima occasione della partita, questa volta il re non riesce ad imporre la sua legge.

DIOGO COSTA – Esce a farfalle e En-Nesyri segna l’unico gol che costerà la qualificazione del Portogallo. Non serve aggiungere altro

TMWRADIO Redazione