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La Lazio vince con le sue grandi firme: regolato 2-1 il Midtjylland in rimonta
27 ott 2022 20:54Calcio
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5* giornata di Europa League, i Top e Flop di Lazio-Midtjylland. Alessandro Sticozzi

Sarri chiede all’Olimpico punti pesanti per progredire all’interno dell’equilibratissimo gruppo F in Europa League. Gila-Romagnoli centrali, Marcos Antonio in regia con Basic a sinistra e Cancellieri che si scambia spesso nella posizione di centravanti con Felipe Anderson.


La Lazio parte molle e paga presto l’atteggiamento lascivo. Una frittata preparata in tandem da Gila e Marcos Antonio regala la possibilità del destro a Isaksen, già letalissimo all’andata, di fare 1-0 all’ottavo minuto. Serve tempo ai biancocelesti per riprendersi, dato che la manovra è quantomai stagnante e i vari “sostituti” fanno tutto sommato rimpiangere i titolarissimi di cui hanno preso il posto.
Serve la “solita” magia di Milinkovic Savic, che a margine di una bella azione di Zaccagni (sugli scudi come sempre, ndr) piazza il colpo da biliardo per l’1-1 al 36’.
La gara cambia, ora la Lazio sbuffa e va vicina al raddoppio in un paio di circostanze prima del duplice fischio.
Anche nella ripresa la Lazio parte male, consentendo a Dreyer di colpire la traversa di testa, poco prima che l’indemoniato Zaccagni faccia lo stesso dall’altro lato, colpendo il legno con un gran destro. È il preludio ai cambi che modificano il volto della gara: Pedro, entrato al posto di Cancellieri, sigla il 2-1 al 13’ servito ancora da una grande azione di uno sfavillante Zaccagni.
Da quel momento capitano molte cose che cambiano però poco nel computo finale: un paio di gol annullati per parte, tante botte e 3 punti fondamentali che Sarri porta a casa con merito.


TOP
Zaccagni - Continuiamo a scrivere questo articolo sapendo già prima che questa porzione di testo sarà riservata a lui. Imprendibile, decisivo. La migliore ala sinistra della Serie A con Kvara e Leao.
Pedro - Entra, segna, si sbatte, gioca con classe. È una sferzata di energia pura che spessissimo risulta “spostante” all’interno delle gare laziali.
Hysaj - Sostituisce un uomo non banale e lo fa con piglio, voglia e continuità. Si riscopre molto più arrembante di quel che ricordavamo. Rigenerato.

FLOP
Stefanski (arbitro) - Sarri - ora che scriviamo - non ha ancora parlato, ma siamo certi che non avrà apprezzato una direzione arbitrale ancora una volta (in Europa) lacunosa, imprecisa e isterica. Chissà che Sarri non abbia rivalutato gli arbitri italiani, guardando che razza di direttori di gara girano in coppa.
Marcos Antonio - Con Gila crea la frittata perfetta che regala lo 0-1 ai danesi. In generale ha poco costrutto e alla lunga il cambio con Cataldi è vitale per la rimonta. Chance sprecata malamente.

TMWRADIO Redazione