
LAZIO-CREMONESE 3-2 | 3’ Hysaj (L), 37’ Milinkovic-Savic (L); 54’ Galdames ( C ), 58’ aut. Lazzari ( C ); 91’ Milinkovic-Savic (L).
COMMENTO (di Alessandro Sticozzi)
Ottimo avvio della Lazio, che manovra in maniera tranquilla ma trova presto il gol del vantaggio con Hysaj al 3’, che sfrutta un assist perfetto di Immobile in verticale, su un’azione inaugurata da Luis Alberto in maniera intelligente. Immobile si conferma molto dinamico e “connesso” al gioco, dato che dai suoi assist per gli accorrenti compagni offensivi nascono molte potenziali occasioni. In generale, forse anche per la poca consistenza iniziale dell’avversario, i terzini di Sarri sono più arrembanti del solito, con Pedro e Zaccagni che spesso si trovano a riempire l’area più che a propellere sulle fasce.
Il match va calmandosi, col colpo di testa da corner di Romagnoli che resta l’unica altra chance prodotta dai padroni di casa nella prima mezz’ora.
Tutta la produzione offensiva della Cremonese può essere racchiusa in un tiro largo di Tsadjout da buona posizione (23’).
Ogni tanto la Lazio si produce una fiammata, come al 37’, quando Milinkovic-Savic pesca il 2-0 su cross dalla destra di Pedro
La ripresa parte con ritmo “iper-soft”, con la Lazio che gestisce in maniera sonnolenta di fronte alla propria area di rigore e con la Cremonese che raramente abbozza un simil-pressing offensivo. All’improvviso gli ospiti riaprono la gara al 10’ con Galdames, bravo nello scagliare all’angolino un pallone servitogli al limite da Valeri. Poco dopo Lazzari cucina la più goffa delle frittate, facendo autogol di testa nel tentativo di appoggiare il pallone a Provedel su un cross completamente innocuo.
Il pareggio incassato da doppio vantaggio (un po’ per caso, ndr) fa sì che la Lazio perda fatalmente contatto con la partita, impoverendo le sue fasi di gioco. Si accende Immobile a 20’ dal termine, ben lanciato dalle spalle, ma il capitano della Lazio manda altissimo davanti a Mbacke Sarr, parzialmente inoperoso fino a quel momento.
A 7’ dal termine, dopo una lunga girandola di cambi, Tsadjout va addirittura vicino al clamoroso ribaltone, trovando Provedel pronto a distendersi sulla sinistra.
Appena iniziato il recupero, un sergente che vuole salutare amorevolmente il suo popolo, risolve la questione: zuccata di Milinkovic-Savic sulla linea, 3-2, Lazio in festa… perché sarà Champions League…
PAGELLE:
Hysaj 6,5 - Il gol in avvio che non ti aspetti, da un terzino solitamente cauto.
Immobile 6 - Vivacissimo e molto mobile; in uno stato di forma che avrebbe fatto comodo a una Lazio ancor più ambiziosa di quel che si è visto quest’anno. Impreciso nel secondo tempo, quando fallisce in uno-contro-uno il punto del 3-1.
Vecino 5,5 - Alla lunga manca in dinamismo e sostanza, dimostrando di agire in generale meglio da mezzala che da regista.
Pickel 5 - Manca nel posizionamento, manca nell’apporto in avanti, manca nel gradiente agonistico. Più in generale… manca.
Tsadjout 6 - Sua l’unica occasione dei suoi nel primo tempo. Prova a giocare vicino a Ciofani impegnandosi molto.
Sernicola 6 - È il più attivo nel primo tempo dei suoi, su una fascia dove ogni tanto trova spazio alle spalle del coraggioso Hysaj.
Milinkovic-Savic 7 - Come ogni anno, sembra dover giocare “la partita dell’addio” alla Lazio all’ultima in casa. Stavolta segna pure due volte, e più in generale pare più coinvolto del solito nelle manovre dei suoi. Se doveva essere il passo d’addio, è stato un saluto degnissimo.
Valeri 6 - Da “cuore laziale” lavora bene il pallone dato a Galdames per l’1-2. Meno intraprendente di Sernicola dall’altro lato, ma anche più attento sul profilo difensivo.
Lazzari 5,5 - L’autogol è troppo goffo da non provocare un’insufficienza, anche se il suo primo tempo è pieno d’iniziativa.
ARBITRO:
Giua 5,5 - Arbitra quella che per lunghi tratti pare un’amichevole. Permaloso a 10’’ dal termine, quando espelle Sarri per proteste.