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La Lazio sa di essere grande: 2-1 alla Juventus, Sarri sempre più secondo
08 apr 2023 22:48Calcio
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Lazio-Juventus 2-1 - 38' Milinkovic-Savic (L) 42' Rabiot (J); 53' Zaccagni (L).
Commento (di Alessandro Sticozzi)

Sarri sceglie Cataldi in regia (200 con la Lazio oggi per lui), Landucci, con Allegri febbricitante e rimasto a Torino, panchina Danilo in favore di Gatti. Di Maria-Vlahovic davanti per la Juve. Nella Lazio, come ampiamente annunciato alla vigilia, torna dal 1’ capitan Immobile.
La Lazio parte come al solito manovriera, con la Juve molto abbottonata dietro. Nei primi 15’ le uniche occasioni che si contano riguardano i colpi di testa alti di Milinkovic-Savic e Vlahovic. Grande occasione per Immobile alla mezz’ora, col capitano laziale che si coordina bene su assist di Felipe Anderson, trovando prontissimo Szczesny.
La gara si accende e in 120’’ intorno al 40’ arriva un gol per parte. Prima Milinkovic-Savic sposta regolarmente Alex Sandro e batte Szczesny da distanza ravvicinata, poi Rabiot pareggia in mischia su corner. In chiusura di frazione manca un’espulsione clamorosa a Locatelli, che rischia di spezzare la gamba a Milinkovic-Savic su un contrasto sulla trequarti.
Al 9’ della ripresa, dopo una ripartenza cama, la Lazio si accende e fa 2-1 con Zaccagni, a margine di un cross di Felipe Anderson con geniale tacco di Luis Alberto.
La gara vive poi una fase di stanca, dove la Lazio prova a controllare le operazioni e la Juventus abbozza reazioni estemporanee, seppur ogni tanto pungenti, soprattutto col neo-entrato Chiesa e con Di Maria. Landucci azzarda un 4-3-3, Sarri cambia solo per spezzare il ritmo e per coprirsi, quando inserisce Basic per un ottimo Zaccagni. 

PAGELLE:
Di Maria 6
 - Prova a spezzare la monotonia dei suoi, svariando sui due fronti, ma alla lunga sembra calare, seppur restando una gioia per gli occhi quando parte in dribbling.
Immobile 6 - Torna dal 1’ e si sbatte come al solito, denunciando però inizialmente i soliti limiti (di questa stagione) riferiti al dinamismo e alla rapidità. Cerca un gol dei suoi alla mezz’ora, ma trova Szczesny. Esce al 65’ per far posto a Pedro.
Marusic 6,5 - Scelto per tamponare Kostic, gioca diligentemente e non si fa saltare quasi mai.
Vlahovic 4,5 - Molto nervoso, forse perché abbandonato a se stesso davanti. Sbaglia degli stop che ne denunciano uno stato mentale confusionario.
Felipe Anderson 6,5 - Si applica molto nel dare man forte e Marusic nel coprire le avanzate di Kostic. Si vede meno davanti.
Bremer 6 - Osservato speciale dopo il folle mani al 94’ di Juve-Inter, è quantomai attento. Stacca bene per garantire il pari a Rabiot al 45’, anche se ogni tanto perde la bussola anche lui, pur risultando il migliore dei suoi dietro.
Milinkovic-Savic 6,5 - Premiato come miglior marcatore straniero della storia della Lazio, pare più in palla del solito anche oltre il gol.
Rabiot 6,5 - È la sua miglior stagione nelle cifre e anche nella psiche, dato che spesso la Juve si appoggia a lui per dare un motivo alle proprie offensive.
Zaccagni 7 - Segna un gol dei suoi, a margine di una sfida che l’aveva visto più in ombra rispetto al solito.
Cuadrado-Alex Sandro 5 - Li mettiamo insieme perché entrambi rischiano di essere espulsi dopo aver preso gialli pesanti. Non danno mai aiuto difensivo, se non con decisioni individuali poco comprensibili.
Luis Alberto 7 - Il tacco per l’assist a Zaccagni motiva da solo il voto.

ARBITRO:
Di Bello 5 - Si tiene in tasca i cartellini in avvio, poi inizia a mostrarli sbagliando clamorosamente il colore di quello espresso a Locatelli (giallo anziché rosso). In generale pare iper-permissivo, anche quando risparmia a Cuadrado il secondo giallo al 70’.

TMWRADIO Redazione