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La Lazio non diventa "grandissima": 1-1 con la Fiorentina. Italiano sfiora più volte la vittoria
29 gen 2023 20:03Calcio
© foto di Federico De Luca

20° giornata di Serie A, i Top e Flop di Lazio-Fiorentina. Alessandro Sticozzi

Prima di ritorno allo Stadio Olimpico per la Lazio di Sarri, che vuole confermare la super-prestazione mangia-Milan dello scorso martedì. Di fronte la Fiorentina di Italiano, che solo due settimane fa era uscita sconfitta da questo stesso stadio per mano della doppietta del romanista Dybala.
Viola iper-offensiva con Jovic-Kouame-Gonzalez-Barak-Bonaventura tra centrocampo e attacco. I padroni di casa schierano - da par loro - gli stessi undici che hanno brutalizzato per 4-0 i Campioni d’Italia rossoneri.

La fase di studio è interrotta dal gol di Casale all’ottavo minuto. Il centrale ex Hellas Verona è il più lesto a deviare d’esterno una palla vagante in area sugli sviluppi di un corner di Luis Alberto. In generale, indipendentemente dal punteggio, nei primi 20’ quelli di Italiano si fanno preferire a quelli di Sarri per quantità e qualità di manovra.
Incassato il colpo, gli ospiti hanno due occasioni con Barak e Gonzalez, che peccano in precisione da fuori area.
La Lazio fa fatica ad essere fluida come al solito in impostazione e Italiano meriterebbe - ai punti - di andare al riposo sul pari, costruendo la sua miglior occasione con Jovic (34’), che trova pronto alla deviazione sopra la traversa Provedel.

L’inizio della ripresa ricalca gli equilibri visti nella prima frazione, con Saponara che prende il posto di Kouame all’intervallo. La Viola parte col piede sull’acceleratore e pesca il meritato pari con una magia di Nico Gonzalez: sinistro perfetto all’incrocio per l’1-1 su azione propiziata da una gran fuga di Bonaventura.
Le squadre si allungano e le occasioni - seppur non nitidissime - giungono da un lato e dall’altro. Fa comunque meglio la Fiorentina per lunghi tratti, con una Lazio opaca in impostazione e poco fantasiosa sulla trequarti. Ne è testimonianza il gran colpo di testa di Jovic ben parato da Provedel (65’).
Sarri pesca allora la carta Immobile dalla panchina, con Saponara che pochi minuti prima aveva chiesto un calcio di rigore su un mezzo sgambetto di Hysaj in area.
Negli ultimi minuti, dopo altri cambi “da ossigeno” per entrambe, la Fiorentina va vicinissima al punto vittoria prima con Saponara (para Provedel), poi con Milenkovic (traversa da un metro su sponda di Barak da corner).

Un punticino che muove la classifica per una Lazio che si aspettava di più dalla gara casalinga. Bei segnali per una Viola che esce dallo Stadio Olimpico con l’amaro in bocca per i tre punti sfumati.

TOP
Dodò - Strano il suo rapporto con la Capitale. Peggiore in campo contro la Roma, tra i migliori contro Zaccagni & compagni. Dalle sue parti non si passa e si propone anche bene in avanti.
Saponara - Contribuisce in tutte le fasi, migliorando la prestazione di chi lo circonda.
Nico Gonzalez - Basta il gol da cineteca, anche se lui mette tanto “calcio” nella sua prova totale. Sostituito perché stanchissimo.

FLOP
Zaccagni - Prima presenza stagionale tra i “flop” per l’ala di Sarri, che è sempre bruciato in partenza da un gran Dodò.
Milinkovic Savic - Testardo, individualista, poco a disposizione dei compagni.

ARBITRO
Colombo - Arbitra bene una partita che cambia spesso ritmo. Preciso nell’assegnazione dei cartellini. Sul caso Saponara decide bene: forse troppo severo il giallo al fantasista viola.

TMWRADIO Redazione