TMW Radio
News
LA LAZIO DA' SPETTACOLO AL GEWISS STADIUM: L'ATALANTA CADE 2-0
23 ott 2022 20:56Calcio

Gioca, si diverte e fa divertire. La Lazio offre uno show pazzesco a Bergamo contro l’Atalanta, riuscendo lì dove le altre fino ad ora avevano fallito tutte. I biancocelesti espugnano il Gewiss Stadium con un 0-2 che non ammette repliche (e senza Ciro Immobile), ma a colpire è la qualità e la consapevolezza della squadra di Sarri, che contro la Dea tira fuori una partita quasi perfetta ma sicuramente la più bella da quando il Comandante siede sulla panchina dei capitolini. L’Atalanta ci prova ma non risulta mai essere pericolosa dalle parti di un Provedel che insieme alla difesa ha costruito un vero e proprio bunker (569 minuti senza subire gol). Che fosse un pomeriggio positivo lo si è visto già dai primi minuti, con gli ospiti che non aspettano nemmeno mezzo secondo per imporre il proprio dominio in campo. I giri sono alti, i movimenti funambolici, che portano la Lazio a trovare il gol del vantaggio al 10’: azione rapida sulla destra con Lazzari che fa scattare in profodnità Pedro sulla destra che mette in mezzo per Zaccagni che anticpia tutti e buca Sportiello. Da lì è un monologo bianoceleste, con la Lazio che va più volte vicino al raddoppio con i giri a mille. Gasperini non è contento e a inizio secondo tempo cambia già assetto alla sua squadra inserendo Djimsiti e Malinovsky per due spenti Okoli e Pasalic. La sostanza però non cambia, con la Lazio che continua a fare la partita e che riesce a trovare il raddoppio con Felipe Anderson: azione che questa volta si sviluppa sulla sinistra con Marusic che galoppa fino in fondo per poi servire il numero 7 che danza sul pallone per evitare Koopmainers e poi scarica un destro in buca di biliardo alla destra di Sportiello per lo 0-2. Gasp tenta anche la carta Duvan Zapata (al ritorno in campop) ma nemmeno il colombiano riesce a cambiare le sorti dell’Atalnta, che al 89’ rimane anche in dieci a causa dell’espulsione di Muriel per doppio giallo. E’ il momento in cui cala il sipario sul match, con la Lazio che raggiunge i bergamaschi a quota 24 punti, e con uno futuro ancora tutto da scrivere.

TOP

FELIPE ANDERSON: Manca Immobile? Non c’è problema, ci pensa Felipe. È lui il prescelto per sostituire il capitano, e non delude. Non sta fermo un attimo, non da punti di riferimento, si muove su tutto il fronte offensivo mandando in confusione i difensori avversari. Come se non bastasse recuperi difensivi a non finire, applicazione premiata con il gol del raddoppio per amanti del bello: doppio controllo di suola a saltare l’avversario e poi via in buca d’angolo. Chapeau

ROMAGNOLI: Avercene di tranquillità come la sua. Dirige il reparto come il miglior direttore d’orchestra farebbe, blocca tutto ciò che passa dalle sue parti ed è sempre lucido quando si tratta di impostare dal basso con precisione e qualità. E’ anche grazie a lui se la Lazio non subisce gol da 569 minuti

MILINKOVIC: Ormai non fa più notizia il suo essere dominante. Queste sono le sue partite, se l’intensità è alta lui si esalta come pochi. Quando si tratta di fare filtro alza il muro, quando si tratta di attaccare nasconde il pallone agli avversari e illumina con traiettorie divine i suoi compagni, sempre e solo in verticale. Provare a fermarlo? Non se ne parla proprio

FLOP

OKOLI: 45 minuti e poi Gasperini lo toglie. Il motivo è presto detto: ha sulla coscienza il gol dello 0-1 laziale, da lì in poi risulta sempre in affanno con in più un giallo sul groppone che lo condiziona per tutto il primo tempo. Ha passato sicuramente pomeriggi migliori

PASALIC: Ha il compito di sorprendere gli avversari tra le linee, ma niente da fare. Non ha spazi per inserirsi, e quando ha il pallone tra i piedi sembra quasi non sapere cosa fare a causa della pressione avversaria. Evanescente

TMW Radio Regia