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L'impresa non si materializza, la Lazio è con la testa già al derby. Ad Alkmaar addio alla Conference
16 mar 2023 23:06Calcio

di Andrea Mollas

© foto di www.imagephotoagency.it

AZ Alkmaar - Lazio  2-1    Felipe Anderson 21' (L);  Karlsson 28' (AZ); Pavlidis 62' (AZ)

 

 

 

 

Impresa doveva essere, ma il concetto rimarrà solamente nell’immaginario collettivo della Lazio che non riesce a sovvertire il 2-1 dell’Olimpico, sventolando bandiera bianca anche ad Alkmaar. Sarri aveva cercato di caricare i suoi, che con la testa però sembrano stare già al derby, che ora diventa di vitale importanza per evitare di arrivare alla sosta con tutti i mugugni del caso. Riflessioni dovranno essere fatte, perché la sensazione è quella di una chance sprecata in una competizione in cui i biancocelesti erano tra i candidati alla vittoria, ma con la Conference che non viene onorata come si deve. Discorso opposto per l’AZ Alkmaar che detta legge correndo e non mollando un centimetro, mostrando di voler conquistare i quarti più degli avversari, offendo una prestazione dinamica e di spessore. La Lazio vuole mettere le cose subito in cario e parte a spron battuto già dai primi minuti, senza lasciare respiro ai padroni di casa. Impegno premiato al 21’ con il gol di Felipe Anderson che trova l’angolino alla destra di Ryan. L’ AZ però non si scoraggia, con il gol subito che funge da benzina per la squadra di Jansen che comincia a premere alla ricerca del pareggio che arriva al 28’ con Karlsson che pesca il jolly dalla distanza non lasciando scampo a Provedel. 1-1 e inerzia che si sposta totalmente verso la squadra di casa che ci prova a ripetizione senza però trovare il gol del vantaggio, che si materializza al 62’ con Pavlidis che infilza Provedel dopo un’ottima azione corale dell’Alkmaar. Da qui la Lazio spegne totalmente l’interruttore, con i padroni di casa che invece creano occasioni a fiotti senza però riuscire a gonfiare la rete un’ultima volta. Poco importa perché la Lazio non dà la sensazione di dare lo scossone, facendo scorrere i titoli di coda ad una partita dove impresa doveva essere ma che alla fine non è stata. Ora testa al derby, ma il biglietto da visita non è dei migliori.

FELIPE ANDERSON – Cerca di suonare la carica e nei primi minuti la squadra lo segue. Suo il gol di una speranza che però dura pochi minuti perché l’AZ prende possesso del campo, portando il brasiliano ad eclissarsi insieme a tutta la squadra. VOTO 6

PELLEGRINI – In una serata in cui la squadra fatica, va apprezzata la buona volontà. Ha una voglia matta di spaccare il mondo che lo porta anche ad alcuni errori elementari, ma non si risparmia nemmeno per un secondo. Può essere una risorsa in questo momento della stagione. VOTO 5.5  

BASIC – Sarri un tempo disse di lui: “sarà il futuro della Lazio”. Di tempo ne è passato, ma ancora non si riesce a capire che tipo di giocatore sia. Non riesce a trovare la giusta verticalizzazione, in fase di non possesso è molle e permette agli avversari di poter attaccare a spron battuto. Deve cominciare a dare risposte, altrimenti inutile proseguire insieme. VOTO 5

CANCELLIERI – Il primo affondo porta al giallo di Kerkez. Inizio promettente che dura un attimo, non riesce a mettere in difficoltà la retroguardia olandese, non punta l’uomo e non perfetto in fase di ripiego. Un'altra chance sprecata. VOTO 5

PAVLIDIS – Lì davanti è una costante spina nel fianco. Si muove sempre e apre spazi per i compagni che ringraziano. Un servizio per la squadra che viene premiato con il gol che chiude le speranze della Lazio. VOTO 7

KARLSSON – Fascia sinistra terra di conquista, fa avanti e indietro come un treno puntando spesso verso il centro. Così riesce a trovare l’eurogol del pareggio che apre la strada alla qualificazione. VOTO 7

REJINDERS – I compagni di reparto sono in stato di grazia, stesso discorso anche per lui. E’ una furia che non da punti di riferimento, con i difensori biancocelesti che fanno fatica a limitarlo. Sfortunato con il palo. VOTO 6.5

SARRI – Lazio fuori, con la sensazione del rimpianto dato che si poteva arrivare fino in fondo. Doveva essere impresa, ma la squadra dura pochi minuti. In precedenza aveva detto di scegliere il derby, cercando poi di ritrattare in conferenza di vigilia. Vedendo il risultato di stasera forse avrebbe dovuto pesare meglio le sue parole, dato che la squadra non riesce a correre come si deve. Ora il derby pesa e non poco. VOTO 5

JANSEN – Vuole lasciare il segno, ci riesce alla grande. I suoi corrono dal primo al novantesimo, azzannano i portatori di palla della Lazio senza lascargli tempo di pensare e non danno punti di riferimento. Qualificazione meritata. VOTO 7

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