
Di Lucio Marinucci
Al Sanchez Pizjuan ci si gioca la stagione tra un Siviglia e una Juventus decisamente non soddisfatte dalle rispettive stagioni in campionato. Le squadre ripartono dall’1-1 dell’andata, in cui si era distinta nettamente di più la formazione spagnola, che comincia anche in casa a spron battuto. Gli uomini di Mendilibar approcciano con un palleggio rapido e ficcante, grazie soprattutto alla fantasia di Bryan Gil e soprattutto Oliver Torres. I bianconeri non capitolano solamente per merito di uno Szczesny gigantesco su Ocampos e Acuna, grazie a due parate da urlo. Nonostante ciò c’è anche spazio per i rimpianti di Allegri nel primo tempo. Sono stati infatti Di Maria, con un inconcepibile scavetto largo a tu per tu con Bono, e Kean, il cui urlo di gioia si strozza in gola per un grande intervento del portiere marocchino. Nella ripresa le cose non cambiano e intorno all’ora di gioco per la Juventus entrano Chiesa e Vlahovic; è proprio quest’ultimo clamorosamente però a segnare il gol dello 0-1, sfruttando un’imprecisione di Bade. I cambi però risultano positivi anche per gli iberici, grazie al neo entrato Suso, fenomenale nel pescare l’incrocio dei pali. Si arriva così fino ai tempi supplementari, soprattutto nuovamente grazie a Szczesny che si esibisce in nuovi interventi prodigiosi.
Nei supplementari però arriva la definitiva capitolazione dei bianconeri, stavolta per merito di Lamela, bravo a trafiggere il portiere polacco.
Alla fine sono gli uomini di Mendilibar a festeggiare meritatamente e a conquistare la settima finale di Europa League della propria storia. Alla Juventus resta invece l’ennesima delusione di un’annata dannata.
PAGELLE
Oliver Torres 7: Continuo pendolo di qualità e intelligenza fino al momento dell’uscita. Gli manca solo il guizzo finale, ma riesce comunque a far ammattire tutti.
Bono 7,5: Nei momenti chiave della partita c’è sempre. Tanto superlativo di piede nel primo tempo su Kean, quanto elastico e decisivo nei tempi supplementari.
Lamela 8: Ennesimo gol da subentrato in questa stagione, al quale si aggiunge anche l’assist per il gol di Suso. Continua ad essere un fattore in questo Siviglia e potrebbe continuare ad esserlo.
Szczesny 9: Se non fosse stato per un immarcescibile Szczesny la Juventus non sarebbe durata fino ai supplementari. Cade stoicamente dopo un bombardamento incessante, ammainando la bandiera a seguito di una serie di parate stellari in ogni momento della partita.
Rabiot 6: È l’elemento che prova a dare una scossa in occasione degli sporadici contropiedi bianconeri. Lucido sia nel lanciarsi nello spazio che nell’imbeccare, ma non può bastare.
Di Maria 4,5: Fatica sin dai primi minuti, non accendendosi mai veramente, come spesso gli è accaduto nell’ultimo periodo. Emblematico il modo in cui cestina un contropiede sullo 0-0 che avrebbe potuto riscrivere la storia.