
Di Lucio Marinucci
La Juventus vince una matta partita allo Stadium, in uno strano mix di fischi e applausi. La partenza è ottima, soprattutto con i giovani (ma non giovanissimi) in campo, ossia Fagioli, Barrenechea e Miretti. Prima della mezz’ora gli uomini di Allegri sono già sul 2-0 grazie a un bello stacco di Bremer e ad un inserimento in area di Rabiot, sempre più bomber aggiunto di questa stagione. Proprio quando il primo tempo sembra scivolare via tranquillamente, ecco che nel giro di una settantina di secondi arrivano due clamorose reti blucerchiate, prima con Augello e poi con Djuricic, abili nello sfruttare i varchi lasciati incomprensibilmente dalla distratta difesa bianconera. All’intervallo piovono i fischi e così Allegri fa uscire Bonucci e Barrenechea per Locatelli e Cuadrado: più dinamismo e rapidità offensiva. La Juventus comincia all’attacco e al 64’ trova il 3-2 grazie ancora a Rabiot, che sigla però la rete forse con l’ausilio del braccio (seguiranno proteste di Stankovic). L’unico a non iscriversi al folto tabellino è Vlahovic che, perennemente nervoso, spedisce anche sul palo un rigore al 69’. Metterla dentro gli manca come l’ossigeno, ma la sua crescita dev’essere propio nel non perdere lucidità in questi momenti, peggiorando la situazione. Il serbo è anche sfortunato però, perché al 94’ Turk sfodera una grande parata su un suo colpo di testa; sulla ribattuta in ogni caso si avventa il neo entrato Soulé, e sigla il primo gol in Serie A. Alla fine i tre punti arrivano per la Juventus, ma le amnesie devono ancora essere estirpate. Per la Sampdoria altra buona prova, ma ormai non basta più, a Stankovic servono disperatamente i tre punti.
Pagelle
Rabiot 7,5: continua a confermarsi mattatore con i suoi inserimenti. Ora sono sette in Serie A, numeri da attaccante.
Fagioli 7: gestisce la palla con la solita lucidità e classe. Allegri non se lo aspettava così maturo sin da subito ed effettivamente neanche noi.
Vlahovic 5: entra nel pallone quando invece il pallone non entra in porta. Il gioco di parole è anche la rappresentazione del momento del serbo, in astinenza dal gol.
Djuricic 6,5: segna il gol del momentaneo pareggio e prova sempre a dare una scossa. Le residue speranze blucerchiate sono in parte aggrappate a lui.
Gabbiadini 5: in avvio di partita sbaglia malamente a tu per tu con Perin, spedendo fuori il pallone. In altre occasioni potrebbe far male alla Juve, ma è decisamente una serata no.