
Durante l’appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Xavier Jacobelli. Queste le sue parole:
Come giudica il finale di partita di Juve-Inter?
“È stato un finale indecente, non c’è nessun tipo di giustificazione né da una parte né dall’altra. Una rissa che non sta né in cielo né in terra in una partita dove non ci sono state le avvisaglie di una tensione del genere. Un finale del genere ha rovinato un confronto di questo livello, un conto è la rivalità sportiva un conto è lo spettacolo al quale siamo stati costretti ad assistere.”
Che tipo di partita è stata quella di ieri sera?
“Dal punto di vista tecnico non è stata per niente una partita interessante, le squadre si temevano e la posta in palio andava oltre i semplici 90 minuti visti i due stati d’animo delle due squadre. L’Inter veniva da 3 sconfitte di fila e due ko con la Juve in stagione, questo ha inciso sulla condotta tattica delle due squadre, che hanno badato a non farsi male. Il ritmo della partita è stato piuttosto deludente, fino al gol di Cuadrado sembrava che la partita fosse indirizzata verso lo 0-0.”
Cosa si aspetta dalla gara di questa sera tra Cremonese e Fiorentina?
“Per la Fiorentina è un’occasione importante, l’ultimo trofeo è datato 2001 e sicuramente parte favorita nella sfida di questa sera. D’altro canto la Cremonese si sta battendo con grande orgoglio ed ha eliminato Napoli e Roma, è chiaro chi i viola partono favoriti ma l’atmosfera di Coppa e la prospettiva di una finale storica possa galvanizzare la squadra di Ballardini.”
Come va gestito il problema razzismo all’interno degli stadi?
“È evidente che sul tema del razzismo ci siano alcuni stadi, e lo Stadium è già stato protagonista, dove si parla di un problema piuttosto grave. La Juve ha preso provvedimenti già in passato su alcuni tifosi, lo ha fatto anche la Lazio in occasione del derby di quel tifoso entrato allo stadio con una maglia vergognosa e la Lazio lo ha prontamente bandito a vita dall’Olimpico. È arrivato il momento di individuare i colpevoli e non farli più entrare negli stadi.”