
Durante l’appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Xavier Jacobelli. Queste le sue parole:
È il giorno di Milan-Inter, che partita si aspetta?
“Si tratta di una partita totalmente anomala, il Milan ha dato importanti segnali in campionato ma è chiaro che sui rossoneri incidono le condizioni di Leao. Come ha detto giustamente Pioli, o sta bene e gioca oppure non verrà convocato. Parliamo di una sfida esaltante a 20 anni dalla semifinale che aprì le porte della finale di Manchester al Milan. È esaltante anche per il calcio italiano che ha cinque squadre in Europa, è esaltante anche per le casse delle due milanesi visto che si riscriveranno tutti i record di incasso per Milan e Inter. Questo evento ha una risonanza enorme, ci saranno 124 paesi collegati e sarà uno spettacolo planetario. Penso che il Milan abbia fatto tesoro delle lezioni subite dall’Inter nei due derby di gennaio tra Supercoppa e campionato. Il Milan mancava in semifinale di Champions da 16 anni, l’Inter da 13. Questo dato dimostra come ci siano tutti gli ingredienti per una grande partita.”
L’assenza di Leao può diventare un’opportunità per chi?
“Sappiamo quanto l’attaccante portoghese incide sul gioco offensivo del Milan, è chiaro che aumenterà la pressione sulle spalle di un attaccante internazionale come Giroud. Il francese ha dimostrato specialmente nelle grandi partite di essere decisivo sia al Milan che in Nazionale. Bisognerà vedere poi quali saranno le scelte definitive di Pioli, oltre che da Giroud mi aspetto una prestazione importante anche da Brahim Diaz.”
In casa Inter invece chi può essere l’uomo in più?
“Preferisco puntare su un protagonista che mi aspetto possa essere all’altezza della sua grandezza e del suo rendimento ritrovato, ovvero Romelu Lukaku. Il suo problema muscolare accusato a inizio stagione lo ha condizionato, ha fatto di tutto per recuperare in vista del Mondiale, un’avventura infelice per lui e per il Belgio. Lukaku ora è tornato a segnare e fare l’uomo squadra, mi aspetto che possa essere decisivo.”
Quanti meriti ha Allegri nell’aver tenuto fuori dallo spogliatoio quanto successo in questi mesi? E soprattutto quanto è importante l’Europa League?
“La Juventus deve continuare a cercare la vittoria nelle ultime quattro partite. Oltre le discussioni sul gioco che abbiamo fatto spesso, Allegri ha dimostrato di essere un allenatore assolutamente capace di gestire situazioni difficili. A cominciare dall’emergenza infortuni con il ko di Pogba in America, poi la rivoluzione del Consiglio d’Amministrazione fino alla penalizzazione. Solo un grande allenatore avrebbe potuto gestire una situazione del genere. L’Europa League è una grande occasione da qui a fine stagione per la Juventus, vincere un trofeo sarebbe un ulteriore grande punto di merito per Allegri.”