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Jacobelli a TMW Radio: "Pogba non si opera? Scelta ponderata con specialisti, obiettivo è il mondiale"
03 ago 2022 12:18Calcio

Il direttore Xavier Jacobelli è intervenuto durante l'Editoriale di TMW Radio per parlare dei temi del giorno. Da Pogba a Spalletti, passando per le parole di De Laurentiis. Di seguito le sue dichiarazioni

<strong>Pogba decide di non operarsi, è la scelta giusta? </strong>
"È stata una scelta assolutamente ponderata anche con gli specialisti che sono stati messi a disposizione di Pogba dalla Juventus. Speriamo che ci voglia meno del previsto per il rientro in campo del campione del Mondo. Penso che in questo momento ciò che conta di più è la salute di Pogba, con l’obiettivo che i tempi di recupero siano i più rapidi possibili. Per il francese l’obiettivo è chiaramente il Mondiale. Sul mercato si punta su Paredes, questo ormai è evidente. Però l’emergenza a centrocampo può spingere Allegri a lanciare Miretti e Fagioli, saranno ben sei gli indisponibili per la Juve alla prima giornata. Paredes servirebbe subito, ma difficilmente verrebbe lanciato nella mischia fin dalla prima giornata. Per l’argentino il PSG non vuole scendere a patti con i bianconeri, al contrario di quanto fatto con la Roma per Wijnaldum"

<strong>C’è la possibilità per la Juventus di puntare su Kostic o la priorità sarà a centrocampo?</strong> 
"Sarà ancora possibile puntarci in extremis, la Juve vuole fare un colpo soprattutto a centrocampo considerando l’emergenza che c’è in questo momento. Paredes è l’obiettivo numero uno, poi nella fase finale del mercato ci sarà la possibilità di fare un’operazione anche in attacco. Speriamo che la Juve punti su giovani come Fagioli e Miretti, se ci sono giovani di valore bisogna farli giocare. Non si capisce perché Lucca debba andare all’Ajax o Scamacca al West Ham, se un giocatore giovane è bravo deve giocare. La Juve ha la fortuna di avere giocatori come Fagioli e Miretti, c’è questa situazione di emergenza e allora bisogna farli giocare. È tutta una questione di coraggio, utile anche alla Nazionale. Se non dovesse esserci questo lavoro con i giovani, il calcio italiano sarà relegato a un ruolo di secondo piano". 

<strong>La Roma chiude anche per Wijnaldum, che squadra sta nascendo? </strong>
"Una Roma competitiva, che non poteva festeggiare meglio i due anni della presidenza Friedkin. La Roma legittima la sua ambizione per il quarto posto, la società con l’arrivo di Wijnaldum e Belotti vuole regalare a Mourinho una rosa il più completa possibile. La sua capacità è quella di far convivere giovani come Ibanez con giocatori più esperti, in quest’ottica va visto anche l’arrivo di Matic"

<strong>Come giudica le parole di De Laurentiis?  </strong> 
"Questa rifondazione è una scommessa. Stiamo parlando della più grande rivoluzione del Napoli di De Laurentiis, non c’era mai stato negli ultimi 19 anni un cambiamento così radicale. Sono arrivati giocatori interessanti, l’anello di congiunzione è Spalletti e dipenderà da lui il successo del Napoli. Sarà da verificare da qui all’inizio della stagione se giocatori come Raspadori e Kepa riusciranno ad arrivare oppure no. Trovo comunque il Napoli competitivo, ma quando si cambia così tanto salutando la propria spina dorsale è evidente che ci vorrà del tempo. Ci sono giocatori interessanti come Kvaratskhelia che ha fatto benissimo in questo precampionato. Il Napoli tornerà anche in Champions e Spalletti avrà sicuramente bisogno di tempo". 

<strong>Spalletti ha voluto mettere in chiaro gli obiettivi stagionali con le sue ultime parole? </strong>
"Il messaggio di Spalletti è di realismo per mettere in chiaro gli obiettivi. Se cambi così tanto la squadra non puoi aspettarti gli stessi risultati, specialmente se tu rivoluzioni e gli altri ritoccano senza cedere i propri pezzi importanti. Il Milan ha preso un giocatore importante come De Ketelaere, l’Inter ha riaccolto Lukaku senza cedere i big, anche la Lazio che ha compiuto sette acquisti seguendo direttamente le indicazioni di Sarri. È un peccato che Mertens non sia rimasto a Napoli, non capisco perché non sia stato possibile trovare un accordo per un’altra stagione. La famiglia Mertens sta lanciando continui messaggi d’amore al Napoli, è un peccato pensare che non possa rimanere alla maglia azzurra. Sappiamo dell’interessamento della Lazio e di diversi club esteri, ma il suo comportamento è ammirevole". 

<strong>Che acquisto è Dodò per la Fiorentina? </strong>
"Dodò è un grande acquisto, darà la spinta e la qualità di cui ha bisogno il gioco di Italiano. Si sta avvicinando anche l’impegno importante di Conference League e la certezza per la Fiorentina si chiama Vincenzo Italiano. I viola hanno fatto un mercato di livello, dimostrando quelle che sono le loro ambizioni visto il ritorno in Europa dopo sei anni". 

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Editoriale con Xavier Jacobelli , intervistato da Vincenzo Marangio © registrazione di TMW Radio