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Inter - Juventus: storie del derby d'Italia
19 mar 2023 07:44Calcio

di Ettore Zanca

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Inter - Juve: la madre di tutte le partite e veleni

Nei ricordi di tanti di noi quel momento resterà fino alla demenza senile e anche oltre. Si tramanda e si accentua.
Iuliano e Ronaldo, il fenomeno, beninteso, ancora adesso lo sognano la notte. In quel rigore negato nell’aprile 1998, c’è tutta Juve - Inter.
Una partita da sempre travisata da superclassico, uno scontro che definire solo “derby” ha un sapore riduttivo.
Quella partita fu lo spartiacque, la Stele di Rosetta che decifrò definitivamente i rapporti difficili tra le due squadre. Per chi non ricordasse: Ronaldo viene a contatto con Iuliano in piena area chiedendo il rigore non dato, concesso però subito dopo quando Del Piero cade in area nerazzurra. Si contò anche l’allenatore dell’Inter, il buon Gigi Simoni espulso, fatto più raro di un francobollo o una figurina introvabile e il suo secondo, Pini, che ebbe il record di essere allenatore reggente per poco meno di 5 minuti.

La partita principe a cui tutte e altre reggono lo strascico è sicuramente questa. Tra le altre ricordiamo un 9-1 a favore dei bianconeri nel 1961. L’inter schierava però i ragazzini per protesta. E non viene ricordata tanto per il risultato, quanto perché esordì un certo Sandro Mazzola, che segnò anche.
In sponda Inter tra le partite dal ricordo più dolce c’è una Supercoppa Italiana, vinta a spese della Juve nel 2005 con un gol della Brujita Veron. La Juve schierava un Fabio Cannavaro sottratto proprio ai nerazzurri.
Nel 2002 si sfiora la memorabilità non acquisita per colpa di Vieri. I fatti: la partita è una gara a chi mena di più fino al minuto 87 in cui Del Piero segna su rigore. Il parapiglia riprende ma ai minuti finali, in una mischia gigantesca, Toldo, portiere dell’Inter va in area avversaria e colpisce. Sarebbe gol suo se il compagno Vieri non ci mettesse lo zampone finale. Peccato.
C’è spazio per una soddisfazione di Andrea Stramaccioni, allenatore subentrato a ben due mostri sacri, in parte futuri della panchina: Gasperini e Ranieri. Andrà a vincere 3-1 in casa bianconera. Se si pensa che il Gasp è stato a miracol mostrare con l’Atalanta ogni anno e che Ranieri ha portato in paniere successivamente una delle premier league più leggendarie di sempre, fa un po’ di effetto pensare che Strama è finito ad allenare in Qatar fino all’anno scorso.

TMWRADIO Redazione