Di Lucio Marinucci

Si conclude tra i fischi il “derby” Inghilterra-Stati Uniti andato in scena Al Bayt Stadium. Uno 0-0 che se da un lato non sembra aver scontentato nessuna delle due nazionali, non pare essere stato gradito dai quasi settantamila spettatori, che si aspettavano un duello di maggior qualità. È proprio quest’ultima ad essere mancata ad entrambe le compagini, che dopo un discreto primo tempo hanno progressivamente rallentato nella ripresa. Nell’Inghilterra non si sono mai visti espressi i veri valori tecnici della squadra, con Saka e Sterling quasi mai ficcanti sugli esterni, con Bellingham e Mount privi di fantasia e con un Kane volenteroso ma inespresso. Bene invece per i primi quarantacinque minuti gli Stati Uniti, che oltre ad aver messo in mostra un’ottima dose di verve, con capitan Adams puntuale in tantissime chiusure, si sono anche resi pericolosi con gli inserimenti di McKennie e con una traversa colpita in pieno da Pulisic. Non molto attivi invece Weah e Wright lì davanti. Pochissimi gli spunti della seconda frazione di gioco, che a piccoli passi si è trascinata verso il triplice fischio. Il risultato finale è uno 0-0 che consente all’Inghilterra di affrontare da prima l’apparentemente agevole sfida con il Galles, e agli Stati Uniti di approcciare da imbattuti l’ultima partita con l’Iran, che dovrà necessariamente essere vinta per passare il turno.