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Durante la trasmissione Domenica Live a TMW Radio è intervenuto Stefano Impallomeni, ex calciatore, per parlare dei temi di giornata.
Vittoria importante per la Roma, grande lotta per l’Europa:
"E’ una lotta aperta per l’Europa. La Roma legittima un periodo positivo con un filotto di risultati positivi, che non avveniva da 6 anni. Una grande partita e periodo per la Roma. Atalanta che si ferma, Lazio e Fiorentina che vincono, una bella lotta".
Che cosa ha cambiato questa Roma e di chi è il merito?
"Penso che sia merito di Mourinho questo cambiamento, soprattutto dal punto di vista mentale. C’è stata una grande crescita anche nei singoli e soprattutto in quei calciatori che erano stati bollati come non all'altezza. Adesso con qualche acquisto e la conferma dei giocatori più forti si può portare la squadra ad un’altra dimensione e a lottare per altri obiettivi. Questo grande filotto fa capire che la Roma vuole finire bene questo campionato".
Un grande lavoro difensivo anche:
"Sì, assolutamente un gran lavoro da un punto di vista difensivo. Se il gol della Roma l’avesse fatto una squadra con un altro allenatore si sarebbe parlato di un gran gol con la costruzione dal basso. Zalewski sta avendo un periodo fenomenale e sta mandando anche un messaggio a tutti, ossia che il posto va conquistato. Mourinho sta facendo capire che chi gioca come lui chiede si conquista il posto a discapito della carriera".
Adesso arriva un finale molto importante per la Roma, qual è la linea che deve intraprendere anche per il mercato?
"Io penso che la logica deve far sì che ci sia un lavoro triennale. La società deve far lavorare l’allenatore e vedere tra tre anni dove sarà. Non va cercata una crescita esponenziale ma bisogna avere pazienza. Io credo che la Roma abbia già le idee chiare, anche per quanto riguarda la possibilità di investimenti economici. Secondo me Mourinho, anche se inizialmente si è trovato in difficoltà, adesso sta amando il mondo Roma, magari perchè gli ricorda gli inizi della carriera. La Roma deve trovare un nuovo tipo di fatica ossia uscire dalla comfort zone di cui l’allenatore ha parlato tanto".
