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Impallomeni: "Lukaku-Inter? Situazione difficile. Napoli, Koulibaly o Mertens? Il sacrificio lo farei per il centrale"
30 mag 2022 14:41Calcio
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Durante la trasmissione Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è intervenuto Stefano Impallomeni, ex calciatore, per commentare vari temi. 

Che ne pensa di questa situazione mercato del Napoli? Sulla possibilità di vedere Bernardeschi con Spalletti? 
"Credo che la situazione del Napoli si riflette un po' in tutti i club. Penso si stia cercando di creare nelle varie società una specie di tetto ingaggi. Non si superano diciamo i sette milioni così facilmente. Le vicende di Koulibaly e Mertens sono comunque differenti. Mertens è molto legato alla piazza ma è avanti con l’età. Koulibaly è un grandissimo centrale. Se dovessi fare un sacrificio per uno dei due sceglierei il centrale. Bernardeschi per come ha impostato la squadra Spalletti lo vedo molto bene a destra che rientra con il sinistro. Magari anche per avere un’alternativa diversa sulla fascia, più centrale rispetto a un normale esterno". 

Con la vittoria del Milan è cambiato il modo di vedere il mercato?
"Sicuramente si però non dobbiamo pensare che sia semplice. La cosa importante è lo scouting e la ricerca di giocatori funzionali. Il Milan ha avuto la bravura di trovare sempre giocatori funzionali. Tornando al discorso Bernardeschi-Napoli, la domanda da farsi è se il calciatore è funzionale e serve al gioco di Spalletti". 

Sulla suggestione Lukaku-Inter che ne pensa?
"Credo che sia una grandissima cosa. Sicuramente Lukaku e Lautaro sarebbe una grandissima coppia. Poi non so se Lautaro resterà. Penso che per l’Inter per ora la situazione sia difficile, bisogna aspettare l’uscita di Sanchez e poi bisogna capire che cosa succede nella situazione Dybala. Sono d’accordo sulla possibile visione che nel caso di ritorno del belga, Dybala possa andare altrove". 

Domanda secca: Carlo Ancelotti è il miglior allenatore in assoluto? 
"Questo discorso l’abbiamo affrontato mille volte. La vittoria è una, poi rientrano i vari fattori come il gioco, le interferenze della società e varie variabili. Ancelotti ha riportato le basi ricordando a tutti che per vincere c’è bisogno di grandi calciatori. Vediamo anche che lui stesso ha fatto notare che ha vinto a Milano e a Madrid come per ricordare che c’è sempre bisogno dei fenomeni. Come il discorso che si fa ora su Klopp, dicendo che ha perso le varie finali e quindi è un perdente. E' un discorso da bar".

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