
A Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, per parlare di Inter e non solo, è intervenuto Stefano Impallomeni, giornalista ed ex calciatore.
Come commenta la vittoria dell'Inter?
"Un capolavoro. L'Inter c'è, Inzaghi c'è. Scelgo due immagini. A inizio secondo tempo c'è il Barcellona che si raduna dall'altra parte del campo, dall'altra parte si vede Acerbi in preghiera e ho avuto una sensazione. Il Barcellona ha avuto una grande reazione, ma chi ha alimentato questa speranza? Proprio Acerbi. Quale altro sport può regalare certe magie? E' stata una partita che entrerà nella storia, nessuno voleva che finisse mai. Adesso bisognerà fare un film su questo. L'Inter entra nella storia del calcio mondiale con questa partita. Inzaghi e il suo gruppo entrerà nella storia per aver vinto una partita del genere. E' già entrato nella storia".
Inzaghi è attualmente il migliore allenatore italiano?
"Sì, il più aderente alla realtà dell'Inter. E' l'allenatore perfetto, ha portato una montagna di soldi all'Inter, ha migliorato i suoi, è un valore aggiunto. Un cruccio c'è, quello di aver vinto meno Scudetti rispetto alle potenzialità dell'Inter. Le critiche vanno accettate, quelle oneste. Si poteva fare di più, ma se una squadra va in finale 2 volte in 4 anni, perché vince un solo Scudetto in 4 stagioni?".
Un parere su Frattesi?
"E' il dodicesimo uomo dell'Inter e deve ricoprire questo ruolo. Questo deve fare, deve essere sempre l'uomo in più, non ha la corazza di Barella e gli altri per essere titolare. Inzaghi lo utilizza perfettamente. E' un grandissimo giocatore però è giusto che sia supplementare. Se pensa di essere un titolare all'Inter sbaglia".
Per l'Inter meglio Arsenal e PSG?
"Forse l'Arsenal. Dai quarti in poi emergono i colpi dei fuoriclasse. E il Paris ne ha di più".
Inter, dove ha perso lo Scudetto?
"Quando il Napoli ha rallentato, non ha avuto la forza di alzare il ritmo e approfittarne. E poi doveva forse mollare la Coppa Italia almeno, perché la doppia sfida col Milan ha tolto energie".
Palladino rinnova fino al 2027 con la Fiorentina:
"Ha rotto il ghiaccio a Firenze, è stato premiato per come ha gestito il gruppo anche nei momenti delicati. E' un predestinato".
Come valuta oggi Yamal?
"Pennella troppo il pallone, deve segnare più gol. Poi se nel breve periodo fa un salto di qualità in questo senso, cominciando a segnare più gol, allora...".