
LAZIO-TORINO 0-1 | 43’ Ilic (T).
COMMENTO (di Alessandro Sticozzi)
Immobile in panca per i padroni di casa, Sanabria affiancato da Vlasic e Radonjic per i granata. Parte fortissimo la Lazio, con la prima occasione dopo appena 30’’ di gioco: Zaccagni colpisce di testa ben liberato sul secondo palo e la sfera sfugge per un attimo a Milinkovic (portiere granata) che la recupera appena prima che essa varchi la linea.
Il Toro di Juric è ben messo in campo e aggredisce alto tenendo i difensori molto “addosso” al trio d’attaccanti laziali. Al 20’ Radonjic sbatte su Provedel a margine di una bella cavalcata a due con Sanabria.
I granata sono pimpanti, attenti, fastidiosi e diligenti nei movimenti. Per questo, per gran parte del primo tempo, quelli di Sarri sbattono su una sorta di muro di gomma, con Luis Alberto e Milinkovic che trovano spesso traffico e densità a frustrare i propri tentativi.
La gara prende una piega inaspettata poi per la Lazio al 43’, quando Provedel non trattiene un tiro non irresistibile di Ilic dalla distanza, mandando i suoi sotto 0-1.
Sarri cambia presto la sua formazione, con Immobile e Marcos Antonio che già al 7’ prendono il posto di Pedro e Vecino. Poco dopo riscatto per Provedel, che para bene su un tiro potente di Radonijc, a sua volta ben innescato da Vlasic. La Lazio pare più determinata, anche se il Toro si difende con ordine e gioca bene col cronometro appena può. Manca l’apporto degli inserimenti e quindi Sarri toglie dal campo un assente Marusic sostituendolo con Lazzari (dentro anche Casale per Patric) a metà secondo tempo.
Produce comunque poco la Lazio, che è quantomai prevedibile nelle sue trame, tirando praticamente mai verso la porta di Milinkovic-Savic fino al 95’ quando il triplice fischio del “confuso” (a tratti) Ghersini regala una meritata vittoria a quelli di Juric.
La Lazio non perdeva dall’11 febbraio, quando era stata l’Atalanta di Gasperini a violare il terreno dell’Olimpico.
PAGELLE:
Luis Alberto 5 - Comprende raramente il tenore della gara, finendo spesso nascosto nelle due fasi. Ininfluente come raramente capitato in questa stagione.
Provedel 5 - Giunto al secondo mezzo errore stagionale, si riscatta parzialmente a inizio ripresa, pur finendo per influire in maniera pesantissima sulla sconfitta.
Radonijc 6,5 - È tra i più svegli in avvio, con il pregio del primo tiro in porta dei suoi.
Pedro 5,5 - Scambia spesso la posizione con Felipe Anderson, trovandosi spesso nel gran traffico e finendo per farsi divorare spesso in marcatura.
Vecino 5 - Chiamato per fare il regista, non partecipa mai e viene giustamente sostituito ad inizio ripresa.
Singo 6 - Diligente dalle sue parti, dove deve tenere a bada un Zaccagni in grande spolvero nelle ultime settimane.
Djidji 7 - È il più rapido del trio dietro e tampona dove deve nella prima frazione.
Linetty 6,5 - Scelto al posto di Ricci, alza il fattore muscolare senza far mancare bravura in regia.
Marusic 5,5 - Spesso chiamato alla diagonale e al colpo di testa in area di rigore, risponde presente. Manca però completamente nella fase d’attacco, finendo sostituito a metà ripresa.
Sanabria 6 - Polveri più spente rispetto agli ultimi tempi per un centravanti che spesso scambia la posizione con Vlasic.
ARBITRO:
Ghersini 5,5 - Opta inizialmente per un metro all’inglese, fischiando praticamente mai nei primi 20’. Eccede forse con questo metro, correggendolo più avanti in maniera (ogni tanto) ipocrita. Finisce per innervosire il tutto e non può essere giudicato sufficiente.