
Lecce – Napoli 0-1 Raspadori 24'
Una partita di alto valore che comincia nel ricordo di Graziano Fiorita, emozionante il minuto silenzio con le due squadre insieme nel posto dove si sedeva il fisioterapista. Il Napoli si schiera con il 4-4-2 Olivera centrale con Rrahmani, mentre a centrocampo McTominay a sinistra e Politano a destra. Gli azzurri partono forte e vanno in gol con Lukaku che sfrutta una dormita della difesa al termine di un'azione di Politano. Il gol però viene annullato per un piede in fuorigioco del belga, una roba veramente ridicola. La partita sembra decollare subito, ma al 5' minuto un lancio di petardi della curva salentina, che protesta contro la lega per aver fatto giocare Atalanta Lecce dopo 48 ore dalla morte di Graziano, porta alla sospensione della partita per 6'.
Il Napoli nonostante l'interruzione rimane concentrato, l'obiettivo è grande e al 24' Raspadori pennella una punizione e porta in vantaggio gli azzurri, per l'ex Sassuolo arriva il quinto gol in campionato. La squadra di Conte governa la partita con il possesso palla e con triangoli, ma il Lecce al 37esimo ha un sussulto d'orgoglio e su corner colpisce la traversa con Gaspar. Sull'azione il Lecce reclama un rigore per un tocco di mano di Spinazzola, ma trattandosi di pallone inaspettato non viene sanzionato il tocco del difensore. Un lampo che non mette paura al Napoli che qualche minuto dopo con una rapida triangolazione manda al tiro Raspadori, ma il diagonale va fuori di poco. Gli azzurri gestiscono e il primo tempo termina con più di 8' di recupero, con il Napoli che chiude con il 60% di possesso palla, 5 tiri totali, 2 in porta e un'occasione creata. Squadra tosta e concreta. La ripresa non cambia e il Napoli è in gestione totale. Al 49esimo va in gol ma la rete viene annullata per fatto di McTominay sul portiere del Lecce. La squadra di casa si scuote e al 52esimo Helgason, entrato al posto di Kaba, lascia partire un tiro velenoso, ma Meret in bello stile manda in angolo. Nella stessa azione problema per Lobotka che lascia il campo zoppicando e al suo entra Gilmour. Il Lecce cresce e prova a fare la partita con il Napoli che aspetta nella propria metà campo. L'impeto dei giallorossi dura pochi minuti perchè la squadra di Conte torna a gestire il match e i padroni di casa provano ad impensierire il Napoli con qualche fiammata che produce più confusione che occasioni. Al minuto 65' Di Lorenzo fa un assist cieco di tacco, una delle cose più belle della partita, a Lukaku però l'azione del belga viene fermata per fuorigioco. Nel Lecce da segnalare l'impatto positivo di Helgason, il suo ingresso in campo porta ai salentini vivacità e dinamismo. La qualità per il Lecce invece la conferisce Berisha che entra a 25' dalla fine e la squadra diventa più manovriera. Il Napoli gioca sopratutto in transizione e a 12' dalla fine Conte toglie Raspadori ed inserisce Billing. Un centrocampista per una punta, una mossa conservativa per gestire. Scorre il tempo e il Lecce attacca spinto anche dai tifosi, il Napoli difende il vantaggio che vale oro. Al minuto 87' Conte effettua due cambi fuori Politano e Lukaku, dentro Ngonge e Simeone. Il Napoli riprende il campo, fa girare il pallone e va in gestione attaccando il Lecce. Gran sicurezza degli uomini di Conte e dopo 6' di recupero arriva il fischio finale. Il Napoli prende tre punti fondamentali per la corsa al titolo, mostrando autorità e controllo. Ora i passi da fare per lo scudetto sono solo tre: il traguardo è sempre più vicino