
EMPOLI – NAPOLI 0-2 Ismaijli (aut. 17’); Osimhen (28’)
Non ci sarebbe nemmeno più bisogno di scrivere qualcosa, perché questo Napoli porta a non saper quali parole usare per spiegare la propria forza. Sicuramente lo sa l’Empoli, che ci prova (e spera) per quindici minuti, salvo però arrendersi sotto i colpi degli avversari. Certo, se in più vengono a mancare i dettagli allora si fa notte fonda, rendendo il tutto solamente routine. Quella del Napoli che consiste nella vittoria a mani basse, anche qui al Castellani, dove i ritmi sono alti e con la squadra di Spalletti che la sblocca grazie ad un autogol di Ismaijli al 17’. Nonostante tutto l’Empoli non molla e continua a tenere alti i giri, lasciando però per strada il concetto di perfezione, unico elemento utile per poter battere il Napoli che trova il raddoppio al 28’ col solito Osimhen che sfrutta al meglio una deviazione non irreprensibile di Vicario per il più facile dei tap in, con l’azione nata da una conclusione dalla distanza di Kvaratshkelia lasciato colpevolmente solo di fare ciò che vuole. Il secondo tempo inizia sotto la falsa riga del primo, con l’Empoli che non riesce a mettere la testa fuori e il Napoli a controllare con tranquillità. Ci pensa allora Mario Rui a dare lo scossone, con un calcio proibito a Caputo che costa il rosso diretto al portoghese, ma anche così l’Empoli non riesce a trovare la verve necessaria per mettere alle corde i partenopei che anche in inferiorità comandano la partita sfiorando più volte il 3-0 che non arriva, riuscendo però a portare a casa tre punti e la convinzione sempre maggiore di essere una schiacciasassi. E non c’è uomo in meno che tenga.
PAGELLE
VICARIO – Ok, di fronte si ritrova uno schiacciasassi, ma se ci si mette anche lui allora è notte fonda per poter sperare in un miracolo. Tutto questo è rappresentato nel gol del 2-0 di Osimhen, il portiere friulano devia sui suoi piedi invece di andare laterale. Leggero momento di flessione, che non mette in discussione il gran portiere che è. VOTO 5.5
PARISI – Di fronte ha un cliente scomodo come Lozano, ma non ha paura ad ingaggiare il duello contro il messicano. La voglia c’è, ma cominciano ad arrivare alcuni errori in fase di disimpegno non da lui. Da lì l’esterno comincia a perdere fiducia, venendo inghiottito all’interno dell’orbita del Napoli risultando evanescente. VOTO 5.5
OSIMHEN – Aiutateci voi a descriverlo perché cominciamo a ripeter le solite cose. Appena c’è uno spazio libero ci si fionda come una gazzella, la profondità è il suo regno, Luperto e Parisi gli guardano il nome dietro la schiena e fanno il segno della croce. Non riesce a tirare con la solita continuità, ma è nel posto giusto al momento giusto quando Vicario gli devia sui piedi per il più facile dei gol. Troverebbe anche il 3-0 poi annullato per fuorigioco, ma intanto arriva a 18 marcature in stagione. Mostro. VOTO 7,5
KVARATSKHELIA – Questa volta non riesce ad essere decisivo come a suo solito, ma nonostante tutto riesce a mettere lo zampino su entrambi i gol. Anche quando non brilla come a suo solito, riesce ad essere un fattore. E ormai non fa più notizia. VOTO 6.5
LOBOTKA – Fa tutto lui, in ogni zona del campo si può leggere il suo nome, instancabile. Dirige l’orchestra a suo solito modo, con classe e fermezza, da lì non si passa, si difende e si imposta a cinque stelle. Il suo valore lo si vede specialmente dopo l’espulsione di Mario Rui, dove lo slovacco prende per mano la squadra e non le fa correre un rischio nemmeno per sbaglio. Il Napoli non può proprio fare a meno i lui. VOTO 7
MARIO RUI – Lì a sinistra è il solito motorino inesauribile, avanti e indietro non conoscendo pause, anche perché l’Empoli in fase offensiva non crea particolari patemi. Decide di darne lui alla sua squadra rifilando un calcione a Caputo dopo un contrasto di gioco che gli vale il rosso diretto. Non peserà in termini di risultato. Per sua fortuna. VOTO 4
ZANETTI – Parte con le migliori intenzioni, se la vuole giocare e la squadra recepisce dato che corre tanto. Almeno fino all’autogol di Ismajili, da lì la squadra comincia ad abbassare i giri fino ad essere in balia del Napoli. Non riesce a dare la scossa nemmeno dopo l’espulsione di Mario Rui, anche se contro questo Napoli potrebbe servire giusto un miracolo. VOTO 5
SPALLETTI – Descrivere la ua creatura non ha più senso, la sinfonia è meravgliosamente la stessa. La cosa in più che si può evincere dal Castellani è il ocncetto di convinzione che il suo Napoli ha ormai ottenuto, dato che anche in inferioirtà numerica giocano e attaccano al solito modo. E così forse anche lo scudetto comincia a stare stretto all’ambiente. VOTO 7