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Ecco il Due di Piccari una rubrica che individua tre momenti dell'ultima giornata di campionato di Serie A. Il due di Cuori un momento positivo, il due di Picche un aspetto negativo e il Jolly un momento, un giocatore o un allenatore che particolarmente si è distinto.
Per la 30a giornata di campionato andiamo a scoprire le tre carte.
Due di CUORI: Una giornata speciale, anzi un pomeriggio friccicarello tipicamente romano, per Josè Mourinho. Lui e la Roma si prendono il derby schiantando la Lazio dopo appena un minuto.. Sì la partita è durata 60” tanto è bastato ai giallorossi per prendersi il derby e la mano del tecnico portoghese è forte. La Roma scende in campo carica e con il giusto approccio, il gol arriva immediatamente, ma la preparazione della partita si vede dopo il vantaggio. Squadra compatta, concentrata e pronta a lottare su ogni pallone. I quinti imprendibili e in mezzo un raddoppio continuo su Leiva, in avanti Abraham dominatore assoluto. Partita confezionata alla perfezione, Mourinho non vince, ma stravince il derby non solo sul campo, ma anche fuori. L'invito rivolto ai tifosi sul 3-0 di evitare gli olè per rispetto verso gli avversari è da autentico leader. La Roma è sua e questo successo può dare luce al futuro partendo da un punto: questa squadra non è così male come descritta in passato da Mourinho, certo il derby non deve nascondere i limiti su cui lavorare.
Un altro cuore in questa giornata lo merita la coppia Vlahovic – Dybala. I due insieme contro la Salernitana hanno fatto spettacolo. Gol, assist e un' intensa magica. I due si sono cercati, trovati è hanno illuminato; una coppia d'oro su cui costruire il futuro della Juve, un futuro che però non ci sarà il club bianconero ha deciso di non rinnovare il contratto al talento argentino. Non entro nel merito della scelta, perchè la società è libera di fare le sue valutazioni, dico solo che è un peccato perdere un 10 che accende la fantasia, quella che nel calcio non dovrebbe mai mancare.
L'ultima citazione lo merita il gol partita il baby Cissè dell'Atalanta che firma la vittoria contro il Bologna. Il giovane 18enne guineano, dai rifugiati al debutto in Serie A: una favola firmata Atalanta.
Due di Picche: L'inter è in frenata continua, ultime 7 partite 7 punti e una sola vittoria. Segnali preoccupanti, la squadra sembra svuotata. Un'immagine significativa è arrivata anche contro la Fiorentina, dopo il gol del vantaggio viola con Torriera, tra l'altro il migliore in campo, i giocatori hanno chinato la testa quello è sembrato un segnale di resa. Inzaghi ha tolto a questo gruppo l'anima contiana, non si vede più quella cattiveria che prima faceva la differenza; inoltre manca la capacità di cambiare tatticamente, manca una scossa o una mossa che possa riattivare questa squadra. Gli antichi mali di Inzaghi hanno colpito anche l'Inter. Malissimo anche la Lazio, devastata dalla Roma battuta non solo dal punto di vista tattico, ma soprattutto dal punto di vista mentale e in questo caso le responsabilità di Sarri ci sono. Non tutte le partite si possono preparare con i moduli e i movimenti, in alcuni match serve lavorare sull'aspetto motivazionale e Sarri qua sembra mancare, non dimentichiamoci che lui con il Napoli ha perso uno scudetto in albergo e che in questa stagione in almeno 5 occasioni, tra campionato e Coppa Italia, la Lazio ha sbagliato l'approccio andando sotto pesantemente nei primi 30' di gioco. La riflessione è doverosa senza dimenticare che la Lazio è da tempo alla fine di un ciclo e qualcuno ( Presidente e Ds) continua ad ignorare questo evidente problema.
Jolly: Il jolly di questa settimana se lo merita il tecnico del Genoa Blessin, non solo per la prima vittoria dopo 7 pareggi consecutivi, ma anche per la spettacolare esultanza alla Klopp al termine della partita: coinvolgente, emozionate e piena di grinta. Il tecnico è un genoano a tutti gli effetti e si è calato alla grande in questo ambiente. Conquistatore. Chiudiamo con Osimhen doppietta contro l'Udinese, 11 gol realizzati e 16 punti portati al Napoli, con lui si può sognare: uragano.
