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IL DUE DI PICCARI - Milan in smoking, Mou aggredisce la Dea. Ora Spalletti ci metta gli attributi!
07 mar 2022 23:18Calcio
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Ecco il due di Piccari una rubrica che individua tre momenti dell'ultima giornata di campionato di Serie A. Il due di Cuori un momento positivo, il due di Picche un aspetto negativo e il Jolly un momento, un giocatore o un allenatore che particolarmente si è distinto. Per la 28a giornata di campionato andiamo a scoprire le tre carte.

DUE DI CUORI: Nelle grandi occaisioni serve la nobiltà e la qualità per presentarsi al meglio al Maradona, il Milan si è mostrato in smoking per fare colpo sul campionato e che colpo. A dire il vero la squadra rossonera agli appuntamenti importanti ha sempre fatto una gran bella figura. I 21 punti, sui 30 a disposizione con le grandi, stanno a dimostrare la forza e la qualità della squadra. Contro il Napoli, oltre allo spessore del gruppo, è emersa l'intuizione tattica di Pioli. La mossa dei tre a centrocampo con il vertice basso e Kessie a togliere respiro a Fabian Ruiz è stata decisiva; lo scacco matto a Spalletti incapace di trovare la contromossa.Un affondo importante e pesante quello del Milan di Pioli. E attenzione in questa fase del campionato le mosse dei tecnici potrebbero essere determinati e l'allenatore rossonero sembra avere più colpi sotto l'aspetto tattico ( vedi anche il derby). Bene anche la Roma, molto tosta contro l'Atalanta. La squadra di Mourinho aggredisce la Dea e come all'andata imparitsce una lezione a Gasperini. Abraham colpisce e Zaniolo fa un grande lavoro anche in fase di non possesso palla. Segnali importanti di una Roma che coglie il settimo risultato utile consecutivo: guardare avanti si può. La stessa cosa deve fare la Lazio che manda sempre più imput di calcio. Pallone mosso velocemente, approccio aggressiovo, pressing e gestione della partita. La squadra è in crescita da un mese, ci sono ancora 10 partite delle quali 6 in casa: un finale interessante.

DUE DI PICCHE: Negativa la serata del Napoli che perde in casa il confronto con il Milan. Una sconfitta che butta via il gol di Ruiz a Roma di una settimana fa. Quel gol sembrava essere il segnale giusto per puntare al titolo, invece la realtà è diversa. A questa squadra manca sempre qualcosa per diventare grande e questa volta anche Spalletti ci mette del suo fidandosi troppo dei soliti uomini. Nulla è perduto, ma ora serve aria fresca e carattere. In poche parole servono gli attributi per rimanere in quota. 

JOLLY:  E' tornato il Toro Lautaro, tripletta alla Salernitana e tre punti all'Inter dopo un febbraio nero. Ma attenzione a leggere bene i numeri Lautaro c'è sempre stato. Infatti confrontando le attuali 28 giornate con quelle del campianto precedente, ci accorgiamo che balla un solo gol di differenza: 15 con Conte, 14 con Inzaghi. Il rendimento è quello e anche le giornate senza rete non sono poi così diverse: 5 con Conte, 8 con Inzaghi. Forse la differenza la fa il partner d'attacco, Lukuku in 28 giornate era andato a segno 20 volte e Lautaro aveva collezionato 8 assist. In due giocavano in simbiosi, un dettaglio non da poco.

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