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IL DUE DI PICCARI - Lorenzo e Paulo, perché lasciarli andare? Allegri ripetitivo, comprate Vicario
17 mag 2022 17:14Calcio
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Lotta al primato, gli addii, le giocate, gli allenatori. Una panoramica sulla 37 esima giornata di Serie A. Ecco il Due di Piccari.

Due Di CUORI: Il Milan batte l'Atalanta e si avvicina sempre di più allo scudetto. Ora manca un passo, anzi un punto e la missione è compiuta. Una partita difficile e spigolosa contro la Dea che ancora una volta ha evidenziato il lavoro del tecnico Pioli. La mano dell'allenatore è profonda e si è vista durante tutta la partita. La squadra è scesa in campo concentrata e preparata tatticamente, nessuna ansia da risultato, nonostante l'altissima posta in palio , ma convinzione e sicurezza nel proprio lavoro. Durante la partita si sono visti i movimenti e la ricerca costante della soluzione giusta per arrivare al risultato. Sulla destra prima saliva Calabria in fase di possesso e rimaneva basso Hernandez formando la difesa a tre, poi quando spingeva il francese si abbassava Kessie fino a fare il terzo a sinistra dei tre difensori. A centrocampo ha ballato Tonali cambiando spesso posizione, prima seconda punta e poi centrocampista centrale. Leao ha svariato da destra a sinistra, mentre Tomori e Kalulu hanno cercato sempre l'anticipo per poi far ripartire la squadra. Un movimento costante e continuo capace di unire costruzione dal basso, verticalizzazione e solidità difensiva. Una mescolanza di principi tattici: Pioli l'alchimista. Il doppio addio di Chiellini e Dybala rapisce il cuore. Allo Stadium Juventus – Lazio è la serata delle grandi emozioni. Contemporaneamente hanno salutato la concretezza e la fantasia. Saluta Chiellini l'ultimo vero difensore italiano e Dybala il numero 10 che illumina. In una serata la Juve ha perso l'essenza del calcio. Un duro colpo. Più comprensibile la fine dell'avventura di Chiellini, il capitano di tante battaglie ha detto basta dopo una lunga storia di conquiste e lo ha fatto con il sorriso di chi consapevolmente è arrivato alla fine di un percorso. A lui bisogna dire solo grazie per quello che ha dato e magari portare nelle scuole calcio l'arte del difendere. Discorso diverso per Dybala, il suo pianto è penetrato in profondità nei cuori di tutti. Un 'emozione forte che difficilmente dimenticheremo. Lui lascia, la Juve lo lascia e noi a chiederci: ma perchè? Una domanda che non troverà risposte. La Joya da domani sarà difficile da ritrovare.  Un grande cuore azzurro lo merita Lorenzo Insigne, al Maradona gioca la sua ultima partita davanti al suo pubblico prima della partenza in Canada. 122 gol con maglia del Napoli, il tiro a giro, le vittorie e le sconfitte, l'avventura di Lorenzo è stata magnifica: un gran giocatore, un campione d'Europa, un figlio di Napoli. Ciao Lorè ci mancherai. 
 
Due di PICCHE:  Se pareggi contro una squadra retrocessa e in 10 uomini dal 30 esimo del primo tempo non puoi non prendere un due di Picche. Di chi parlo? Di Josè Mourinho e la Roma. Sì, è vero contro il Venezia la squadra giallorossa ha colpito legni e tirato tante volte in porta, ma spiegare tutto con la sfortuna è troppo facile. Un pareggio comunque che è passato quasi come normale, l'estasi per Mourinho va oltre il risultato. Un abile illusionista che in questa stagione ha allenato meglio la folla che la squadra.  
Impossibile non mettere anche Allegri tra le cose negative di questa giornata. Il solito e ripetitivo tecnico che in questa stagione ha poco costruito e valorizzato, mettendo in scena il suo calcio fatto di tanti passi indietro e poco coraggio. Anche contro la Lazio, come contro l'Inter in finale di Coppa Italia, al 62' colpisce con il suo marchio, fuori addirittura i marcatori della partita e tutti dentro la tana ad aspettare l'avversario che poi meritatamente colpisce. Ora si pensa al futuro e a comprare giocatori per tornare a vincere, ma la domanda è una: se Allegri è questo si può tornare a dominare e vincere? 

JOLLY: Prende la palla, la trascina, corre via e segna, capolavoro di Theo Hernandez che contro l'Atalanta realizza un gol pazzesco. Un numero che riporta alla mente un gol di Weah; stessa galoppata, potenza e finalizzazione con una differenza che questa rete di Hernandez è pesantissima. Non è da meno lo scatto di Leao che brucia la difesa della Dea e lancia il Milan verso la meta. Hernandez e Leao due che hanno messo le ali ai rossoneri, due corse che rappresentano la cavalcata del Milan: lo scudetto è vicino.  
Impressionante prestazione del portiere Vicario in Empoli – Salernitana. E' lui ad impedire ai granata di raggiungere la salvezza con una giornata di anticipo. Vola da un palo all'altro, la sua mano arriva ovunque una prestazione di altissimo livello. 7 parate, 5 in area e 143 totali in campionato, il numero uno in questa speciale classifica. Vicario è pronto per il grande salto.

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