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L'Inter batte la Roma con una prestazione di livello e continua la corsa verso lo scudetto. La squadra di Inzaghi gioca e mostra tutta la sua forza fisica.
Ecco un due di Piccari dedicato solo alla partita.
Due di CUORE: Può un giocatore fare tutto in una partita? Sì, basta vedere Cahlanoglu in Inter – Roma: semplicemente mostruoso. Il turco è universale, lotta come un mediano non rinunciando mai ad andare in contrasto. Ruba palloni e fa ripartire la squadra con la genialità del regista che illumina. Il giocatore è presente con la testa, il cuore e i muscoli. Parte come interno unendo qualità e quantità poi con l'uscita di Brozovic fa alla grande anche il play. 2 Assist ( 11 in campionato), 2 passaggi chiave, 89% di precisione nei passaggi: una partita totale. Vicino a lui si è mosso molto bene anche Brozovic, sempre elegante e preciso, ma soprattutto autore di un gran gol da vedere e rivedere: una perla.
Un cuore lo merita anche l'arbitro Sozza. La partita è stata sostanzialmente corretta e il giovane arbitro ha mostrato personalità, calma, precisione e ha lasciato giocare. Predestinato. Mauro Bergonzi a Maracanà lo ha definito un mix tra Orsato e Rocchi, una grande investitura che speriamo si realizzi. I mal pensanti sono serviti.
Due di PICCHE: Una partita non facile per la Roma che ha subito la forza tecnica e fisica dell'Inter. Alcuni giocatori hanno subito molto faticando per tutti i 90'. Pellegrini si è perso inseguendo Brozovic, troppa marcatura e poche idee. El Shaaraway non ha mai inciso divorato dai difensori nerazzurri. Un appunto se lo prende anche Mancini, sfiora il gol di testa, ma il ragazzo sembra più attento a protestare per ogni cosa e anche senza motivo. Si prende il 13esimo cartellino giallo in questo campionato. Meno parole e più calcio, faccia il difensore e non il paroliere.
JOLLY: Sulla fascia l'Inter ha il giocatore che mette le ali: Dumfries, incontenibile. Si mangia la corsia con strappi impressionanti e travolge il mal capitato Zalewski. Un'arma letale per Inzaghi che apre la partita al termine di una verticalizzazione perfetta. Hakimi è un lontano ricordo. Dirompente anche Barella che sembra tornato quello dell'era Conte e degli Europei: contro la Roma è una scossa continua. Esce sempre in pressione sulla destra e detta i tempi del pressing, sale alto e si mette in linea con le punte in fase di non possesso, realizza due passaggi chiave, vince 6 contrasti. L'uomo arrembante dell'Inter.
