
A intervenire a TMW Radio, durante Maracanà, è stato l'ex arbitro Claudio Gavillucci. Ecco cosa ha detto sull'errore di Sacchi in Monza-Inter: "Non è stata una delle giornate migliori per la squadra arbitrale. Sacchi è un ragazzo maturo, si è reso conto di quanto accaduto e poi ha chiesto scusa. E' un errore che lo farà crescere. Ho sentito da più parti cambi di protocollo parlando di questo episodio. Ma il protocollo qui non c'entra nulla. La VAR è in continua evoluzione, questo episodio va condannato perché la tecnologia non dovrebbe permettere certi errori. Si dovrebbe lavorare sulle disposizioni che vanno date agli arbitri. Si doveva lasciar andare l'azione poi fischiare, una volta terminata. Servirà introdurre delle disposizioni che possono eliminare questi errori che mettono fuori gioco la VAR. Sicuramente ha visto andare giù il difensore e ha pensato al fallo, cosa che pensano tutti gli arbitri in certe situazioni. Lo sgambetto fosse stato di Gagliardini? Non avrebbe inciso, non è un chiaro ed evidente errore. Nel caso non sarebbe stato annullato il gol. In certe occasioni la miglior cosa da fare è lasciar andare l'azione e al termine fischiare il calcio di punizione, in modo da non eliminare la possibilità che la VAR convalidi la rete".
Mentre sul rosso in Sampdoria-Napoli ha detto: "Osimhen, superato Rincon, vista anche la situazione non sarebbe stato ripreso. Sono con Abisso. Era una chiara azione da gol e poi c'era stato un fallo pericoloso". Poi ha aggiunto: "La Roma è una delle squadre più difficili da arbitrare, dal punto di vista ambientale. Sia la Roma che la Lazio. Quanto incidono gli atteggiamenti dei tecnici? Tanto. Vedendo la storia di Mourinho, ma anche quella di Sarri, i giocatori assorbono come spugne certi atteggiamenti. E non fa bene. Gli arbitri arrivano preparati, non prevenuti".