Notizie
L'ex difensore Luigi Garzya, oggi allenatore, ha parlato a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando dalla Conference League per la Roma: "Non è la Champions, ma rimane un obiettivo prefissato da inizio stagione. Per me è più facile che vinca la Conference piuttosto che un posto tra le prime quattro". Sono quasi quindici anni senza trofei. "E vuol dire tanto. Dovrebbero darsi una mossa, purtroppo in Italia c'è un gap rispetto alle altre squadre ma potrebbe esserci questa occasione europea. Il Vitesse è una buona squadra, ma la Roma è superiore". Il progetto Mourinho deve essere inserirsi nella lotta Scudetto in futuro? "Non è semplice. Per vincere in Italia devi cercare di programmare i tuoi investimenti: negli anni la Roma ha creato grandi giocatori, vedendosi costretta poi a vendere i migliori per fare cassa. Con Mourinho hai preso un pilota eccezionale ma la macchina non è pronta". La strada è verso gli Afena-Gyan, i Bove e gli Zalewski? "Sono giovani di prospettiva, sì, anche se Mourinho è stato un po' costretto a lanciarli. Ricordo però che la sua prima dichiarazione fu che entro tre anni la Roma avrebbe vinto qualcosa, ce ne sarebbero comunque altri due. Il prossimo cambieranno cose, non tralascerei il settore giovanile. Se però vogliono vincere non possono permettersi di lasciare andar via uno come Zaniolo". Scamacca è il futuro del calcio italiano? "L'augurio è che si possa trovare un giocatore all'altezza di Immobile. La differenza è che quest'ultimo è uno dei più grandi attaccanti d'Europa, numeri alla mano, l'altro potrebbe diventarlo. Coi giovani però non è facile, quanti ne abbiamo persi per strada. Scamacca ha tutto per essere un grande attaccante ma va aspettato sperando". Che significa questa lotta Scudetto così allargata? "Non c'è la squadra ammazza-campionato, quest'anno si è creato un equilibrio in cui non c'è molta differenza tra Inter, Milan e Napoli. La classifica cambierà ogni domenica e se la giocheranno, anche se non credo lo farà anche la Juve, nonostante la sua storia dica di stare attenti perché non muore mai". Orsolini è in un limbo? "Pensavo avrebbe fatto meglio, ha tantissime qualità ma è come se gli mancasse l'ultimo passetto per fare la differenza. Non è stato continuo, e per un giovane è la cosa più importante, in una piazza ideale come Bologna e con un allenatore ideale come Sinisa". Ha sentito il suo amico Moriero? "Sì, sempre. Poveretto... Che dirgli, uno va in vacanza e viene pagato. Io che dovevo pagare! Siamo stati a Crotone, Frosinone, Lanciano e una volta che va alle Maldive non porta nessuno dello staff". Lo scorso turno è stato spartiacque per il Bari? "Aspettiamo domenica, c'è lo scontro diretto col Catanzaro: il Bari può chiudere il campionato, ma se perde si riapre tutto. Diciamo che hanno due risultati dalla loro parte".
© registrazione di TMW Radio
