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Galderisi: "Mourinho, che rischio. Bello se giovedì la Roma vincesse 4-0..."
04 mag 2021 19:30Calcio
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'allenatore Giuseppe Galderisi ha parlato a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Quel rigore per la Salernitana al 96' mi ha fatto ricordare quanto pesasse quello che dovetti tirare tanti anni col Bari a Padova... Mamma mia! Ora dipende tutto dalla Salernitana, hanno sempre tenuto con continuità e giocato un buon campionato, li ho seguiti molti. Hanno pure una buona squadra...".

Che opinione ha su Mourinho? "I risultati degli ultimi anni non sono stati positivi, e questa è una bella sfida. Così presto non me l'aspettavo, mi auguro che venga fuori un 4-0 clamoroso con lo United perché se lo meriterebbe Fonseca. Comunque la scelta della Roma va rispettata: i crismi per fare bene ci sono, la scelta è bella rischiosa, di quelle che piacciono a lui. Andare a Roma in un momento così... Da Mourinho ti devi aspettare di tutto. Vero però che serve il grande allenatore ma anche Totti che fa gol, o Batistuta. Con l'organizzazione che ha, se riesce a metter dentro qualche buon cavallo può togliersi delle soddisfazioni".

Può aver firmato senza alcuna richiesta? "Qualche garanzia deve averla, poi non parliamo di certezze. Ma poter lavorare bene e prendere giocatori importanti. A qualche tassello può dare il quid in più".

Il destino di Pirlo è già segnato, in qualsiasi senso? "Difficile da dire... Secondo me il secondo gol di Ronaldo, con quell'abbraccio, darà forza alla Juventus. Ci sono episodi che cambiano le partite ma anche le stagioni. Ora siamo alla fine e la Juve sta faticando. Ho la sensazione che chi li affronta sia convinto di poter vincere, e guarda caso i gol subiti arrivano. Andare in Champions sarà fondamentale però, per lui e per la Juventus: lì con un anno d'esperienza puoi cominciare a costruire".

Ronaldo è il problema, o il problema è che non gli arrivano palloni? "Fanno fatica a fare delle azioni fluide, magari c'è anche un'idea di calcio ma non si vede... Devono essere bravi a ricompattarsi, non sempre potranno vincere al 92' e in questi momenti non si scherza. Non sono d'accordo che Ronaldo sia il problema della Juve, ma è vero che da un lato lui deve mettersi più a disposizione così come gli altri gli devono far arrivare più palloni. Ultimamente lo vedo più spesso a crossare, io le terrei più bloccato in area...".

Che futuro per Pioli al Milan? "Io per Stefano perché credo abbia fatto un percorso fantastico: nella seconda parte dell'anno non ha raccolto quanto prima nonostante buone partite. I punti persi hanno messo tanti dubbi, ma credo che la stima sia intatta e che con lui si possa fare ancora un buon lavoro. Non lo metterei in discussione, gli darei più forza".

C'è un elemento in comune nel fallimento delle toscane in Serie C? "Domenica è successo un patatrac. La cosa più dolorosa per me è stata la Lucchese, cui sono particolarmente legato. Avevano iniziato male, poi sembravano riusciti a risollevarsi. Discorso diverso per l'Arezzo: ha cambiato due ottimi allenatori, con una squadra competitiva, ma quando le cose girano male rimetterle a posto è difficile. Sul Livorno poco da dire, confusione pazzesca. Anche Pistoia è una bella piazza... Niente però viene per caso: qualcosa non è andato, e deve servire come esperienza. La Serie C perde quattro società di spessore".

Che colpo ha ricevuto il Padova? "La preoccupazione di tutti i padovani è nella delusione. Nessuno pensava ad una serie di sconfitte del genere... Non per le avversarie, quanto per la forza e la qualità di questa squadra, di una società tra le più importanti della Serie C. Gli attaccanti che hanno non li ha nessun altro, sono di categoria superiore. Ora dovranno ritrovare la cattiveria e non pensare alle cose negative: Mandorlini, che ha più esperienza di me, deve stare attento a questo. Staccare la spina qualche giorno e rimetter dentro energia pulita e positiva. Ci sarà da confrontarsi con Bari, Avellino, Juve Stabia, Alessandria... Può succedere l'imponderabile. I padovani sanno come soffrire: ogni volta facevamo campionati strepitosi e dovevamo sudare sette camicie per la Serie A. C'è tempo per prepararsi, dovranno farlo al meglio".

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Giuseppe Galderisi ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini © registrazione di TMW Radio