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Galante: "Le ultime vittorie dell'Inter valgono sei punti, non tre. Bravo Inzaghi"
24 gen 2022 19:35Calcio

L'ex difensore Fabio Galante è intervenuto in diretta su TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando da una battuta sulla sua recente esperienza a Ballando Con le Stelle: "Ho fatto la mia figura a fare il ballerino, non è il mio e lascio spazio agli altri (ride, ndr)".

Come la vede l'Inter? "Le ultime partite valgono sei punti, non tre. Magari non giochi bene e nella giornata migliori, ma se alla fine la porti a casa vuol dire tanto. Sono segnali di annate in cui gira tutto bene e a Simone Inzaghi va dato merito perché è lì". Dopo la sosta sarà il momento della verità? "Gli altri risultati dovranno dare una mano come sempre, il pareggio di ieri tra Milan e Juve ad esempio è stato un buon risultato. Il calendario dell'Inter sarà difficile ma anche per le altre saranno partite da dentro-fuori, e arriveranno pure le coppe".

L'Empoli le sembra in calo? "Fin qui hanno fatto risultati incredibili, sotto gli occhi di tutti. Sono la vera sorpresa insieme al Verona da quando c'è Tudor: la forza dell'Empoli è la mentalità di affrontare ogni partita per vincere o comunque per mettere l'avversario in difficoltà. Li conosco bene e so come lavorano, ormai da anni: certi risultati neanche mi meravigliano più. Sottolineerei il lavoro di Andreazzoli che gioca sempre per fare bella figura".

Come giudica le mosse del Genoa? "Spero non sia il loro caso ma ci sono stagioni che nascono male e finiscono peggio. In coda vedo che c'è già una situazione molto difficile, anche perché passano le partite e non vinci mai. Giocassi ancora me lo chiederei: dove li facciamo adesso i punti? Quando accadono certe cose la colpa è un po' di tutti, chi più chi meno. Shevchenko non si è trovato al posto giusto nel momento giusto, anche se è difficile difenderlo visti i risultati. Il Genoa però manca di qualcosa, anche a livello di calciatori. Chissà che questo nuovo allenatore, un po' sconosciuto... Mi ha dato una buona impressione dagli atteggiamenti, non è male. Però difficile far svoltare le annate in cui, quando devi vincere, pareggi".

Chi ha rigenerato un ambiente è Juric. "Ci sono alcuni allenatori che incidono su rendimento e ambiente, e Juric è uno di questi. Nella sua ancor giovane carriera ha dimostrato di essere un allenatore di carattere, scuola Gasperini. Il suo modo aggressivo di giocare piace tantissimo al popolo granata, dai suoi calciatori tira fuori il meglio. Ha anche diversi nuovi calciatori che sono sempre tra i migliori: ricordo quando a inizio anno, senza mandarle a dire, spiegò che gli servivano. Difficile giocare contro un Torino così".

Se un giorno Dybala vestisse la maglia dell'Inter? "Quando se ne parla tanto senza concludere non mi piace, diciamo che si parte male. Quando ha segnato e guardato verso la tribuna non penso cercasse un amico, ma un'occhiataccia a qualcun altro. Quando sta bene sa vincere le partite: è uno di quei giocatori che tutti vorrebbero. Il giocatore è amato dai tifosi bianconeri e per loro mi auguro che rimanga lì: se non dovesse essere così, sicuramente all'Inter piacerebbe averlo. Sia per i gol che per le giocate spettacolari, sarebbe bello vederlo a San Siro".

Come giudica il lavoro di Spalletti a Napoli? "Ha tirato fuori le sue caratteristiche, caratteriali e carismatiche. Lo conosco bene e ha ragione Sabatini quando dice che è un genio: pochi come lui per preparazione delle partite e come incidono sui calciatori. Bravo perché anche con tanti assenti ha compattato il gruppo e tirato fuori il meglio, passando pure il turno in Europa League. Luciano non si discute come allenatore, tutti vorrebbero averlo".

Il Milan ha perso la strada per lo Scudetto? "Quando ho parlato di partite sporche, magari vinte all'ultimo, intendo che se metti tre punti in più al Milan contro lo Spezia questa domanda poteva non esserci. Invece poi hanno perso e non vinto con la Juve, anche se secondo me comunque stanno facendo delle cose bellissime. Ripeto, bastavano tre punti e anche i commenti potevano essere diversi: per me il Milan è in linea coi programmi".

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